Un numerosissimo gruppo di nosatesi era presente sabato sera presso la chiesa parrocchiale di San Guniforte per accogliere, salutare e celebrare i tedofori della trentaquattresima edizione della tradizionale Fiaccolata, che quest’anno è partita dall’Abbazia di San Galgano a Chiusdino, in Toscana. Arrivati in provincia di Siena lunedì 25 agosto, la trentina di partecipanti si è poi incamminata verso Nosate, macinando più di cinquecento kilometri, fino all’arrivo di sabato sera. Il gruppo ha visitato la città toscana, scoprendo le orme di Santa Caterina da Siena, e ha poi celebrato la Santa Messa di benedizione del fuoco della fiaccola nell’Abbazia di San Galgano, celebre per la ‘spada nella roccia’ che ospita, dai significati però molto diversi rispetto alla tradizionale leggenda di Re Artù. Compagni di viaggio speciali per i tedofori sono stati don Valerio, che ha partecipato ai primi giorni della manifestazione prima di rientrare alla sua parrocchia, e don Andrea, che ha anche ricoperto il ruolo di autista di uno dei gruppi di corridori. Al termine della Santa Messa di ringraziamento, concelebrata nella chiesa di Nosate dallo stesso don Andrea e da don Marco, gli organizzatori e curatori della manifestazione hanno ringraziato tutti i partecipanti e gli sponsor che come ogni anno hanno sostenuto la Fiaccolata. Un riconoscimento particolare quest’anno va a Mattia e Willy, profondamente coinvolti nell’organizzazione dell’iniziativa, giovani che stanno imparando come gestire il tutto per garantire continuità a questa bella tradizione nosatese. Ma proprio in questo senso si è espresso Fabio Baroni, coordinatore storico della Fiaccolata, lanciando un appello perché sempre più ragazzi, giovani e anche meno giovani siano incoraggiati ad ingrossare le fila dei tedofori. L’anno prossimo, infatti, saranno 35 le edizioni: Nosate aspetta allora tante new entry a cui far provare la grande esperienza di condivisione e comunità della Fiaccolata nosatese.

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