Milano / Malpensa
Colombo e la sua 'Castano al centro'
- 17/04/2014 - 11:12
- Castano Primo
Tutti under 50. Nel segno di quel cambiamento che, più e più volte, avevano chiesto durante le varie riunioni con le altre forze (politiche e civiche) con le quali si erano incontrati e che hanno, poi, continuato (e stanno continuando) a ripetere una volta deciso di andare assieme alle prossime elezioni comunali. Comitato per Castano e Nuovo Centrodestra, o per essere più precisi “Castano al centro” (questo il nome della squadra): la lista è ormai fatta. Sette donne e nove uomini (Annalisa Baratta, Adriana Borin, Elisabetta Chiodini, Andrea Di Stazio, Roberto Griffanti, Vera Lionetti, Roberto Lopresti, Alberto Moiraghi, Gabriela Picco, Paoletta Preatoni, Fabio Quarti, Natale Re Sartò, Giuseppe Sacco, Francesco Santangelo, Franco Sesto e Federica Toncelli) “Un gruppo di grandi capacità professionali – dice il candidato sindaco, Roberto Colombo (negli ultimi cinque anni vicesindaco) – Siamo l’unica realtà in campo con persone sotto i 50 anni; gente che ha a cuore il suo paese e che ha deciso di metterci la faccia, per costruire un futuro nuovo e diverso. E vogliamo farlo con i cittadini, ascoltandoli, dialogando e riportandoli, per riprendere appunto il nome della lista, al centro di un progetto”. Le idee sono tante, la voglia e l’entusiasmo ancor di più. “I castanesi saranno coinvolti direttamente nella stesura del programma – continua Colombo – Abbiamo chiesto che siano proprio loro a contribuire portando idee e suggerimenti. Ma non sarà solo un semplice “spot” elettorale, perché proseguiremo su questa linea anche qualora fossimo eletti, organizzando gli interventi in base alle priorità che ci verranno indicate. Alcuni dei nostri progetti, poi: la scuola, un’amministrazione innovativa deve considerare la scuola come il punto di partenza di una differente idea di società dove l’istruzione ha un ruolo primario; ancora “una città più vivibile e sicura”, la sicurezza è la più alta espressione di libertà ed una città è più sicura solo se è viva, piena di attività e di persone che frequentano i luoghi, riempiono le strade e animano le piazze. “Una città più solida e solidale”, nessuno deve sentirsi escluso, il concetto di welfare deve essere ridefinito evitando l’assistenzialismo, ma favorendo l’attivismo delle associazioni con eventi a costi limitati, ma con grandi benefici per tutti. Infine manutenzione e decoro, non vanno coperte le buche, bensì programmati lavori sistematici e non sporadici, nonché contrastato il degrado e ristabilito il bello in ogni angolo di Castano con la collaborazione attiva della gente”.
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