Un po’ come quando faceva volontariato, così per la politica, le parole d’ordine sono sempre state praticamente le stesse “Condivisione, collaborazione e impegno”. Perché il buon volontario e il buon politico sono quelli che stanno vicini alla gente. Non ha dubbi (non li ha mai avuti prima), non li ha tantomeno adesso Roberto Colombo, il candidato sindaco della lista “Castano al Centro” – che comprende al suo interno Comitato per Castano e Nuovo Centrodestra – che, in fondo, queste due esperienze le ha provate entrambe in prima persona. “I cinque anni trascorsi in Amministrazione, da vicesindaco e con la delega a Servizi, Promozione e Solidarietà Sociale, – spiega Colombo – sono stati certamente importanti, ma penso che le esperienze di volontariato in campo sociale e sportivo, unitamente all’amore per la mia città, siano i fattori scatenanti di una così grande passione per la politica cittadina. Conoscere il mondo dell’associazionismo e i differenti ambiti di intervento (tematiche non semplici che riguardano direttamente le persone – adulti, anziani, giovani e bambini – ed anche spesso intere famiglie – il disagio sociale, le difficoltà crescenti dovute alla crisi economica, ecc…) dove avrei dovuto muovermi, è stato fondamentale quando mi sono trovato a prendere determinate decisioni”. Passato e presente, insomma, diviso tra esperienze di volontariato (già in epoca adolescenziale, cresciuto in oratorio nella parrocchia Madonna dei Poveri) e politica. “Per diversi anni ho cercato nel mio piccolo di dare un contributo al mondo associativo locale – continua – L’impegno al fianco di associazioni di assistenza (Aias e Azzurra Soccorso) e sport (tra i soci fondatori della pallacanestro Aurora nella vicina Vanzaghello) e proprio durante una festa in tensostruttura ho conosciuto Veniero Gambaro, che allora faceva parte del Comitato per Castano ed era Assessore alla Cultura”. E’ bastata una semplice chiacchierata perché Roberto Colombo decidesse di entrare nel gruppo; un gruppo civico, dove al primo posto ci sono esclusivamente Castano e i castanesi. “Ho iniziato a partecipare alle varie riunioni – afferma –, mi era stato chiesto di far parte della lista che avrebbe partecipato alle elezioni del 2004, ma in quel momento ritenevo che prima di candidarmi a rivestire il ruolo di consigliere comunale dovessi maturare maggiore esperienza e conoscenza delle tematiche e problematiche cittadine. Così sono stato fuori, cominciando, però, a seguire i consigli comunali e ad avvicinarmi sempre di più alla realtà castanese”. E nel 2009, ecco ufficialmente la discesa in campo (al voto il Comitato ci andò con il PdL nella lista “Castano da Vivere”), ottenendo la vittoria e mettendosi alla guida della città. “Penso di aver sempre lavorato con passione e determinazione – conclude –, di risultati nell’ultimo quinquennio ne sono arrivati diversi, ognuno è stato importante. Si è cercato di porre la massima attenzione alle differenti fasce di età ed al mondo della disabilità. Il rammarico? Non aver potuto dire sempre di “si” a tutti. Adesso, la candidatura a sindaco con la neonata lista “Castano al Centro” (Comitato e NCD). Se verrò eletto, che primo cittadino sarò? Un sindaco che darà risposte ai castanesi, in quanto ritengo che questo sia il primo requisito che debba possedere un buon amministratore: saper sempre fornire una risposta, magari non immediata, anche quando purtroppo è negativa, senza tergiversare, prendere tempo o scaricare la colpa su altri. Inoltre, sarò un sindaco presente, a contatto diretto con la gente e, come dopotutto ho fatto fino ad ora, starò in mezzo ai cittadini, girando e vivendo in prima persona il paese”.

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