Una certezza: “Il Centrosinistra per me è un capitolo chiuso”. E un punto interrogativo: “Cosa farò adesso? Vediamo”. Dopo l’annuncio di Giuseppe Pignatiello come candidato sindaco della coalizione che vede, appunto, il Centrosinistra correre con il Gruppo Progettando Castano alle prossime elezioni comunali, per Fulvio Griffanti (sui banchi della maggioranza come indipendente dal 2004 al 2009 con la lista “Uniti per Castano” dell’allora primo cittadino Dario Calloni e poi consigliere di opposizione, sempre della stessa realtà, in quest’ultimo mandato) è il momento delle riflessioni e delle analisi. Tra presente e futuro, insomma, perché la decisione presa dalle forze della Sinistra castanese non l’ha lasciato certo indifferente. Anzi. “Che dire? Sono sinceramente amareggiato e rammaricato – spiega Griffanti – Mi sarei aspettato un comportamento differente dalle persone con le quali in 10 anni ho condiviso un progetto ed un programma, prima alla guida di Castano, poi tra le fila della minoranza. Purtroppo è andata diversamente, dispiace, ma voglio guardare avanti e farlo con lo stesso impegno e la stessa determinazione che mi hanno sempre contraddistinto fin da quando ho cominciato a fare politica per il mio paese”. Proprio sulla passione per la politica locale e per la sua città vuole che si ponga l’attenzione. “I cittadini devono essere messi al primo posto – continua – I castanesi mi conoscono e sanno bene che il mio lavoro è sempre stato indirizzato in tale senso sia dai banchi della maggioranza che dai lunghi anni in opposizione, rispettando il ruolo che loro stessi mi hanno affidato con le preferenze. Credo di avere sempre rispettato in modo costruttivo il mandato assegnatomi. La volontà e il desiderio di continuare e di rimettermi in gioco per la gente, per cercare di dare un contributo alle reali esigenze della nostra comunità e quindi per migliorare la nostra città ci sono, ora però voglio analizzare bene la situazione, prima di fare qualsiasi scelta. Potrei anche fermarmi e ringraziare comunque chi mi ha permesso di svolgere il mandato in questi anni della mia vita oppure chissà…”. Anche una lista sua? “Mai dire mai”, ma nelle prossime settimane il quadro sarà certamente più chiaro.

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