“Così lontani, eppure così vicini”. E chissà che alla fine allora non si andrà avanti ancora allo stesso modo. Forza Italia e Comitato per Castano di nuovo insieme anche alle prossime elezioni comunali? “Mai dire mai”, perché se fino a qualche giorno fa sembrava praticamente certa o quasi una possibile divisione, adesso tra le due realtà pare essersi riaperto uno spiraglio. “Vediamo. In questo momento non c’è nulla di ufficiale, né per una direzione né per l’altra, così come non è escluso che potremmo andare anche da soli – commentano dallo stesso Comitato – Stiamo valutando nei minimi particolari la situazione. Con Forza Italia i contatti proseguono, come gruppo ci siamo comunque dati tempo qualche settimana per prendere la decisione più giusta”. Le due parti, insomma, si sono ritrovate per un’analisi dei cinque anni appena trascorsi (quando cioè Forza Italia – allora PdL – e Comitato per Castano hanno governato assieme la città) e soprattutto per capire il futuro. “Da parte nostra abbiamo voluto mettere “nero su bianco” alcune condizioni che riteniamo fondamentali per programmare ed organizzare il domani di Castano. Innanzitutto le persone che dovranno scendere in campo (sulle quali è espressamente richiesto un cambiamento di tendenza ed un rinnovamento) contemporaneamente i programmi ed i progetti veri e propri. Aspettiamo di avere un quadro più specifico. La nostra disponibilità a parlare è massima: già abbiamo avuto degli incontri con altri gruppi presenti in paese ed altri ce ne saranno ancora. Ribadiamo che, come lista civica, non guardiamo allo stemma di partito dei nostri interlocutori, ma ai loro volti, alle loro idee personali ed al modo di rapportarsi”. “I contatti avuti col Comitato (i primi, come giusto che fosse, visto che siamo in maggioranza insieme) ci hanno permesso di chiarire alcuni punti e le voci che negli ultimi giorni si sono susseguite a Castano – conclude Camillo Canziani, attuale assessore nonché coordinatore cittadino di Forza Italia – Il dialogo è aperto con tutti, per ragionare e portare ognuno le proprie linee guida, vedendo se ci possono essere dei punti di condivisione”.

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