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lunedì 22 luglio 2024 | ore 15:22

Influenza suina: probabile vaccinazione per 15 milioni di italiani

La prima fase interesserà 8,6 milioni di lavoratori di settori sensibili e categorie a rischio
Attualità - medicina (foto Internet)

In Italia l'allerta si è percepita solo nei primo momenti, quando ad essere colpito era stato il Messico. Poi, complici tematiche di più stringente attualità o per mancanza di reali risposte, è parzialmente caduta nel dimenticatoio. Ma l'influenza suina non è sparita. Anzi. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità la pandemia è inevitabile. In Gran Bretagna i casi sono particolarmente numerosi e diversi college sono stati chiusi per precauzione. In Italia i rischi saranno maggiori tra settembre e ottobre, tanto da arrivare ad ipotizzare un rinvio dell'apertura delle scuole. "Si sta considerando di vaccinare contro la nuova influenza anche la fascia di popolazione pari a 15,4 milioni di soggetti tra i 2 e i 27 anni, da gennaio 2010". Lo ha affermato il ministro del Welfare Maurizio Sacconi. Secondo il piano già annunciato dal governo, una prima fase delle vaccinazioni interesserà, entro la fine del 2009, le categorie maggiormente a rischio ed i lavoratori dei settori sensibili, pari a 8,6 milioni di cittadini. "Verranno acquisite 48 milioni di dosi di vaccino pandemico dalla fine di novembre a gennaio 2010", ha aggunto Sacconi, "secondo la programmazione di produzione delle ditte farmaceutiche con le quali l'Italia ha stipulato contratti di prelazione dal 2005". "In Italia le misure adottate hanno consentito di limitare a 320 i casi confermati di nuova influenza, di cui solo quattro non legati a viaggi", ha chiarito Sacconi rispondendo alla Camera a un'interrogazione di esponenti del Pd. È previsto anche in Italia "un aumento dei casi di influenza A", ma questo "non desta particolare preoccupazione", ha aggiunto il ministro
In Europa in 30 Paesi finora sono stati diagnosticati 17.189 casi di influenza A/H1N1 con 29 decessi nel Regno Unito e quattro in Spagna. I casi diagnosticati extra-Europa sono stati 149.364 con 810 decessi. "L'aspetto positivo", ha detto la commissaria Ue alla Sanità Andorula Vassiliou, "è che il tasso di mortalità resta relativamente debole, ma nessuno sa come il virus evolverà. Ci aspettiamo che i casi di nuova influenza aumenteranno nel periodo estivo in conseguenza dei flussi turistici e temiamo che, in autunno, la pandemia possa legarsi alla normale influenza facendo aumentare la mortalità".

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