Pochi mesi ancora e poi sarà il momento dei saluti per Carlo Miglio. Perché dopo dieci anni da sindaco di Nosate, le elezioni in programma nel 2014 saranno, per usare un termine sportivo, la bandiera a scacchi del suo secondo mandato. E allora è tempo di bilanci (in attesa di capire che cosa c’è nel suo futuro). Dieci anni alla guida del paese e punto di riferimento per la lista civica ‘Nosate Nuova’, dieci anni di progetti, attività e iniziative portate avanti per e con i cittadini. “Ricordo ad esempio la piazza - dice - un parcheggio interamente sullo sterrato; o ancora il sagrato della chiesa; quindi non c’erano i marciapiedi sulle via Ponte di Castano e Roma, né sul tratto che collega la piazza con il cimitero e il nuovo piazzale dei bus. Non era qualificata tutta l’area attorno alla chiesa di Santa Maria in Binda né quella del campo sportivo... e molte altre opere che, credo di poter affermare, hanno cambiato la faccia di Nosate, davvero una ‘Nosate nuova’, di cui mi sento molto orgoglioso e onorato, insieme con i miei collaboratori”. E ovviamente, come dimenticare l’impegno in prima linea (e che tuttora prosegue) contro la terza pista, i servizi alla persona, la cultura e la biblioteca, l’appoggio alle associazioni cittadine: “Sono tutte cose che hanno fatto la differenza - ribadisce”. Il rammarico maggiore invece? “Sicuramente la mancata espansione della parte alta del paese, la ‘Piana degli Orti’”. E le difficoltà più grandi? “Il piccolo comune ha di fatto tutte le stesse problematiche e le incombenze burocratiche ed amministrative delle realtà più grandi. Spesso si pensa che sia un paradiso, invece si ha meno supporto e certe volte pesa”. Infine, nel futuro di Carlo Miglio cosa c’è? “Stiamo lavorando per dare continuità al gruppo, ma è tutto in divenire”.

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