I ragazzi pensano spesso al loro futuro. Che strada scegliere? Che lavoro fare? In tempo di crisi poi, molti si chiedono se troveranno un lavoro, magari il lavoro che sognano, quello per cui tanto hanno studiato e si sono impegnati. Credo che un po' ci spaventi l'idea di entrare nel mondo degli “adulti”, nel mondo lavorativo, appunto. Ecco allora che entra in gioco lo stage. Grazie ad esso si ha la possibilità di conoscere questo mondo complesso, ma affascinante, di imparare a capirlo ed a viverlo mentre siamo ancora ragazzi che sognano e che studiano per il loro futuro. Ed è proprio questo che abbiamo fatto quest'estate noi studenti della 3B liceo Scientifico: uno stage che nasce da un’intesa fra la nostra scuola e il Consorzio dei Navigli nell’ambito del progetto d’istituto “Impresa simulata”. Nel corso dello scorso anno scolastico in classe ci siamo cimentati nell’ideazione e nella creazione di un’impresa virtuale che si occupa di organizzare attività ed eventi che valorizzino turisticamente il territorio, in particolare la zona del Parco del Ticino e dei Navigli. Un conto però è lavorare virtualmente per i potenziali fruitori del progetto, un altro invece è scendere in campo e sperimentare il contatto diretto con un’utenza reale, interessata alla storia e alla natura di quest'area. Devo ammettere che all'inizio non pensavo sarebbe stato così faticoso, ma mi sono dovuta ricredere. Nei fine settimana del periodo compreso da metà giugno a fine luglio noi ragazzi, “guide d'eccezione”, abbiamo accompagnato i turisti sul battello del Consorzio, solcando l'acqua verde del Naviglio grande attraverso i paesi di Boffalora sopra Ticino e Bernate Ticino, fino all’antico villaggio di Rubone. Il lavoro di guida informata e professionale è davvero impegnativo e richiede competenza, pazienza ed energia. Bisogna saper comunicare con la gente, catturare l’attenzione di tutti, grandi e piccini, cercare di trasmettere ben più di qualche nozione storica o naturalistica. Perché l'importante è suscitare amore e rispetto per il nostro territorio e per la sua storia. In conclusione, ringrazio a nome di tutti noi ragazzi chi ci ha permesso di partecipare a questa attività: gli insegnanti, la scuola e le gentili e preparatissime guide del Consorzio dei Navigli. Per crescere bisogna affrontare esperienze sempre nuove, imparando a superare insicurezze e paure. Passo dopo passo, anche grazie a opportunità come questa, riusciremo a diventare più maturi e consapevoli delle nostre attitudini e potenzialità.

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