Milano / Malpensa
Tragedia nel Naviglio: è morto annegato
- 13/07/2009 - 17:21
- Territorio
- Turbigo
Tragedia sabato, nel primo pomeriggio, nelle acque del Naviglio a Turbigo. Un ragazzo di soli 20 anni è morto annegato mentre stava facendo il bagno in compagnia di alcuni amici. L’allarme è scattato poco dopo le 13.30 e sul posto, sono prontamente arrivati diversi mezzi di soccorso, tra cui i Vigili del fuoco di Inveruno, il Nucleo Sommozzatori di Milano, gli agenti della Polizia locale di Turbigo e Nosate, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Legnano e della caserma di Castano Primo, competente per territorio, un’ambulanza della Croce Azzurra di Buscate, l’automedica di Busto Arsizio, oltre ad un elisoccorso dei pompieri che si è alzato in cielo dal vicino aeroporto di Malpensa. A richiedere l’intervento dei mezzi di soccorso sono stati gli stessi compagni della vittima ed alcuni passanti che si trovavano sul luogo quando è avvenuta la tragedia. Dalle prime ricostruzioni, raccolte proprio lungo l’Alzaia del Naviglio, pochi minuti dopo il triste episodio, sembra che il 20enne, B.A.K., cittadino del Burkina Faso residente a Pioltello (da quanto sembra aveva compiuto i 20 anni solo pochi giorni fa, esattamente il 1 luglio scorso),fosse venuto nella cittadina del Castanese, dove risiedono alcuni amici per trascorrere una giornata in loro compagnia e si trovasse proprio con loro quando, insieme, hanno deciso di entrare in acqua. E così, poco prima del baretto che si trova proprio lungo il Naviglio, sarebbero scesi in acqua quando, all’improvviso, il 20enne ha iniziato ad agitarsi e ad annaspare, cercando, per quanto gli era possibile, di chiedere aiuto. Gli amici che erano con lui hanno, subito, capito che la situazione era gravissima, che il giovane stava annegando e, senza perdere troppo tempo, hanno richiesto l’intervento dei mezzi di soccorso. Immediate sono, quindi, partite le chiamate alla Centrale Operativa 115 dei Vigili del fuoco, al 112 dei Carabinieri, al 118 ed al comando della Polizia locale turbighese. Quando i soccorritori sono arrivati lungo l’Alzaia del Naviglio hanno trovato gli amici del ragazzo in evidente stato confusionale e sotto shock, in preda al panico ed all’agitazione, che hanno cercato di spiegare cosa era accaduto solo poco tempo prima. Non c’era tempo da perdere. Carabinieri ed agenti della Polizia locale hanno provveduto a chiudere l’intera area per permettere, quindi, ai pompieri di svolgere le ricerche, mentre l’elicottero ha iniziato a sorvolare tutta la zona. I sommozzatori, a bordo di un gommone, hanno scandagliato l’intero corso d’acqua, partendo dal punto dove il ragazzo era entrato in acqua, fin quasi al ponte della Padregnana, nella vicina Robecchetto con Induno. La prima ipotesi era, infatti, che la corrente lo avesse trascinato lontano. Poi, a pochi metri dalla Centrale Termoelettrica di Turbigo, impigliato in un cespuglio che sporgeva nell’acqua, ecco che è stato trovato il corpo, purtroppo, ormai privo di vita, del 20enne. Per lui, ormai, non c’era più nulla da fare ed il personale medico, prontamente arrivato nella cittadina del Castanese, non ha potuto fare altro che constatare il decesso, tra la disperazione degli amici che, per tutto il tempo delle ricerche sono rimasti sul luogo della tragedia, sperando in un epilogo differente per questa triste storia, di alcuni parenti, accorsi non appena saputo di quanto accaduto, e di molti cittadini turbighesi e ciclisti di passaggio che si sono fermati per capire cosa stesse accadendo. E mentre il corpo veniva ripescato dalle acque del Naviglio, Carabinieri e agenti della Polizia locale parlavano con i compagni del giovane per cercare di ricostruire l’esatta dinamica del terribile incidente che è costato la vita ad un ragazzo di soli 20 anni. Con gli occhi lucidi dalle lacrime e con il cuore rotto dalla disperazione gli amici di B.A.K. hanno tentato di aiutare gli inquirenti a capire che cosa fosse successo. Da parte delle Forze dell’ordine sono, comunque, in corso indagini per avere un quadro più dettagliato e preciso della situazione. La tragedia di ieri pomeriggio ha riportato alla memoria di molte delle persone presenti altri tragici episodi, sempre avvenuti nelle acque del Naviglio, proprio a Turbigo. Non è, infatti e purtroppo, il primo decesso che viene registrato nel corso d’acqua della cittadina del nostro territorio. Negli anni scorsi altre persone, adulti, giovani e ragazzini hanno, purtroppo, perso la vita, annegati nel Naviglio.
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