Guardo fuori dalle finestre e cosa c’è… un muro alto di cemento. Le barriere antirumore o fonometriche, per essere più precisi, eccole: sono arrivate anche a Castano Primo in via Verdi. “Allora, chissà che non sia “la volta buona”. Già, lo sperano i cittadini (soprattutto chi vive in quella zona, contemporaneamente molti altri che abitano nelle diverse parti della città lungo la massicciata delle rotaie), lo spera anche il capogruppo tra i banchi dell’opposizione in consiglio comunale di Obiettivi Futuro – Lega Nord, Adriano Canziani. “E non intendo per i lavori del raddoppio ferroviario in generale – dice – Forse finalmente ci daranno le risposte, con la documentazione tecnica (ingegneria di dettaglio e/o cronoprogrammi di secondo livello), a tutte le domande che in questi anni abbiamo continuato a fare sui singoli interventi”. “La nostra prima interpellanza risale a diversi anni fa e ne sono seguite almeno una decina – continua Canziani – non pretendiamo che debba essere unicamente il Comune a darci le delucidazioni alle molteplici richieste, toccherebbe forse ai diretti interessati (le FerrovieNord, tanto per capirci) informare la cittadinanza di ciò che sta avvenendo. Invece, solo silenzi: gli interventi vanno avanti e la gente è costretta a subirli”. Diversi i punti su cui concentra le attenzioni il capogruppo del Carroccio. “Si stanno posizionando le barriere antirumore – afferma – Ma il progetto è stato sottoposto alla commissione paesaggistica ed al Parco del Ticino e qual è il parere? E l’impatto ambientale (la Via e la Vas), è stata fatta una valutazione adeguata? Ancora, c’è un decreto presidenziale (DPR n° 459 del 04.gennaio.’99) e la legge quadro sull’inquinamento acustico (L. 447 del 26.ottobre.1995) che indica in maniera specifica modalità e parametri per sistemare tali strutture: sono state effettuate le necessarie verifiche, i controlli ed i calcoli per ciò che concerne il rumore e quanto ne consegue? Dov’è la documentazione? Stanno letteralmente oscurando una parte della nostra città, qualcuno si è posto il problema di vagliare altre possibili alternative (che ci sono) per barriere che potrebbero far mantenere almeno una dignità a quest’area? Anche la sicurezza, con le gru che si spostano da una parte all’altra sopra le case. I tavoli tecnici, infine: perché valgono solo per alcune zone (attorno alla stazione, ad esempio), per altre no? I castanesi chiedono e pretendono risposte, in fondo e del loro futuro che stiamo parlando”.

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