Le braccia alzate sotto la bandiera a scacchi, gli abbracci con i compagni, i genitori, la fidanzata ed i tanti tifosi, la delusione per una sconfitta o ancora la gioia per un successo. E, poi, le interviste ed i vari momenti della vita sempre con il sorriso stampato sulle labbra, fino all’appuntamento in Malesia, quella maledetta curva, la moto che sbanda, la caduta, l’intervento dei soccorritori, ma purtroppo alla fine tutto è stato inutile. In pista e fuori, le immagini ed i ricordi di Marco Simoncelli “il Sic” sono tanti, tantissimi e per una sera torneranno a mischiarsi insieme. “La vittoria di Marco, e il folle sogno del dinosauro: eroi non estinguetevi”, il libro scritto dal dottor Costa (medico di riferimento dei piloti motociclisti e fondatore della clinica mobile) arriva all’auditorium Paccagnini grazie alla consulta Sport e Tempo Libero ed alla biblioteca. Due testi in uno e strettamente collegati tra di loro che, il prossimo 10 maggio, porteranno i presenti a scoprire e vivere da vicino il campione di Coriano e con lui anche altre figure che hanno fatto e continuano a fare la storia dello sport. Il primo testo, infatti, dal titolo “Il sogno del dinosauro”, racchiude al suo interno esperienze, “dove nelle imprese degli eroi s’intravede il mito dell’uomo antico – sono le parole del dottor Costa – mito che promette speranza là dove il pericolo non lascia scampo. I numi tutelari di questa prima parte sono gli eroi che hanno giocato nella loro vita col destino: Alex Zanardi, Loris Capirossi, Mick Doohan, Wayne Rainey, Shoya Tomizawa, Marco Pantani e, appunto, lo stesso Sic”. Il secondo libro, invece, “La vittoria di Marco”, racconta il perché della vittoria di Simoncelli in Malesia, anche se il campione muore. “Il trionfo del sorriso, la vittoria della famiglia, della gioventù immortale dell’anima che non si vuole arrendere alla gelida stretta di mano della morte – continua il dottor Costa – La vittoria segreta che Marco regala a tutti: alle persone che lo amavano e lo amano tutt’ora, quelle che hanno scoperto di amarlo il giorno in cui è morto, e anche chi lo amerà leggendolo in questa opera che gli dedico con infinito amore “A Marco Simoncelli vivo nei nostri cuori”.

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