Stessa storia, modalità diversa. Anche il camposanto di Mesero è finito nel mirino dei ladri di rame, fenomeno, purtroppo, particolarmente diffuso in tutto il castanese e magentino. Se però nelle altre occasioni, molto spesso i malintenzionati si comportavano come se nulla fosse con il solo obiettivo di arraffare quanto più rame possibile, nell'episodio meserese hanno cercato di destare i minor sospetti possibili. Sì, perchè l'episodio che si è verificato nella notte tra lo scorso giovedì e venerdì è abbastanza singolare: i ladri hanno rubato 'solo' i vasi delle lapidi, non toccando il portavaso ed altri arredi sacri, anzi riponendo i fiori come se nulla fosse. Per questo, se non ci si avvicinava direttamente ad una delle tombe colpite, risultava quasi difficile capire se era davvero avvenuto qualcosa. L'episodio, comunque particolarmente deplorevole, è avvenuto a poche decine di metri della cappella in cui riposa Santa Gianna Beretta Molla, e più precisamente nell'area dei colombari chiusa e coperta. Un terzo dell'area è stato visitato dalla banda del rame che si è poi dileguata nella notte.

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