Determinato e deciso: sapeva certamente il fatto suo il rapinatore che l’altra sera ha colpito alla stazione ferroviaria. Un’azione, insomma, studiata nei minimi particolari e, poi, via con il denaro contante. Pochi minuti, il malvivente, da solo ed armato di pistola, avrebbe atteso che l’addetto della struttura finisse il turno di lavoro e proprio mentre questi stava per lasciare l’ufficio l’avrebbe bloccato puntandogli l’arma e costringendolo a rientrare. Voleva i soldi della cassaforte e, così, una volta aperta li ha arraffati velocemente prima di allontanarsi facendo perdere le sue tracce (da quanto si è saputo se ne sarebbe andato con alcune centinaia di euro e non si esclude che, magari, all’esterno avesse un complice a bordo di un’auto o di un altro mezzo e pronto per la fuga). Ma, per essere sicuro che nessuno lo avrebbe fermato o individuato, ha chiuso a chiave la vittima in una stanza accanto alla stessa biglietteria. Subito è scattato l’allarme e sul posto si sono, immediatamente, portati i carabinieri della locale caserma che, dopo avere liberato il responsabile della biglietteria (sarebbe stato lui stesso con un telefono cellulare ad avvisare le forze dell’ordine), hanno avviato le indagini. Gli inquirenti, in queste ore, sono al lavoro per cercare di risalire, in breve tempo, all’autore del colpo.

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