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domenica 28 luglio 2024 | ore 00:41

"Farei il Sindaco senza compenso"

Arconate - Davide Doni

Anche se alla scadenza del mandato manca ancora un anno e mezzo, nel centro destra arconatese inizia la riflessione per il dopo ‘Mantovani’: “Negli ultimi vent’anni il nostro paese ha avuto dei veri campioni - ci spiega Davide Doni - Maggiolini, Poretti e Mantovani sono stati davvero personalità di grande caratura, tutti apprezzati pur nelle differenze che li caratterizzano. Ora però è tempo di iniziare a guardare al futuro, al vuoto di veri campioni che necessariamente lascerà la chiusura di questa amministrazione. Per questo, per non farci trovare impreparati è necessario iniziare a pensare a delle primarie che permettano ai cittadini di scegliere il loro futuro candidato Sindaco”. E Davide Doni, nativo del Veneto ma arconatese dal 1960, con una lunga esperienza lavotiva e di volontariato (tra cui il provinciale Acli e responsabile della ‘Bocciofila Arconatese’ Consigliere Regionale F.I.B., dirigente immobiliare coop di Vicinato Regionale), non nasconde la sua disponibilità di mettersi in gioco: “I politici dovrebbero essere al servizio dei cittadini - ci spiega - per questo, avendo reddito Inps, se dovessi essere candidato ed eventualmente eletto farei il Sindaco gratis. Ho già un contributo statale (la pensione), per questo non sarebbe giusto, in questo tempo di crisi, prendere altri soldi ai cittadini. Questo, tra l’altro, è lo stesso motivo per cui auspico che il Sindaco Mario Mantovani, non avendo più incarichi ministeriali, possa mantenere per sé l’assessorato al bilancio lasciato da Giuseppe Parotti senza nominare altre personalità”. Ma in vista delle eventuali primarie, su un punto, Davide Doni, ha già le idee ben chiare: “Credo sia necessario analizzare bene la situazione edilizia di via Mameli perché una bruttezza di questo tipo non può essere accettata. A livello normativo è anche tutto in regola, ma la politica non ha fatto la sua parte. Vi è una bruttezza che è a danno di tutti i cittadini ed è giusto che chi ha sbagliato paghi e non sia ricandidato. Ora credo sia doveroso valutare un parziale abbattimento con spostamento della volumetria altrove. In fondo, se i cittadini pagano per veder migliorare le sponde del Villoresi, perchè non possono pagare per riparare a un errore che svaluta l’intero paese? Di certo i politici responsabili devono rendere conto alla cittadinanza”.

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