Milano / Malpensa
L'Ospedale torna a 'rischio'
Nemmeno il tempo di metabolizzare la riduzione dell’orario di servizio del Pronto Soccorso (ricordiamo che ora è attivo solo dalle 8 alle 20, ndr) e per l’Ospedale cuggionese si profilano nuovi ‘rischi’ di declassamento. “La Direzione generale dell’Azienda Ospedaliera ha presentato ai sindaci di Legnano e Cuggiono lo schema di Piano Organizzativo Aziendale (POA) che il 15 novembre ha consegnato in Regione Lombardia - ci spiega il sindaco cuggionese Flavio Polloni - E’ un Piano che deve recepire le linee guida nazionali e regionali, riducendo la spesa sanitaria e tagliando per risparmiare. Ringraziando la dott.ssa Dotti per l’anticipazione e il coinvolgimento dei sindaci, non obbligatorio ma voluto e apprezzato, e comprendendo anche che gli obblighi di taglio arrivino dall’alto, abbiamo detto chiaramente che non possiamo condividere così questo Piano”. Sì, perchè da quanto verrebbe a realizzarsi sette strutture complesse saranno ridotte a semplici e, di queste, tre sono dell’ospedale di Cuggiono: chirurgia generale, riabilitazione cardiorespiratoria e ortopedia, mentre la medicina di Laboratorio rimarrebbe mantenuta come articolazione del laboratorio di Legnano. Prosegue Polloni: “Non è in discussione l’attuale servizio che ha anche quattro nuovi e molto stimati medici, ma le prospettive a più lungo termine: un ospedale deve esser sede di un maggior numero di strutture di riferimento per potersi sviluppare come presidio ospedaliero. Non è un giudizio preconcetto. Sul pronto soccorso abbiamo compreso da tanti confronti che per un valido servizio al cittadino servono strutture minime che da anni non ci sono a Cuggiono. A malincuore e con vari dubbi, ne abbiamo preso atto pur insistendo per uno sviluppo dell’ospedale su altre aree. La riduzione delle strutture complesse penalizza le prospettive, non tanto dell’oggi, ma sicuramente future. Circa la metà dei tagli interessa Cuggiono. Decisamente non è accettabile”.
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