Milano / Malpensa
Pronto soccorso: i dubbi della gente
- 05/10/2012 - 16:17
- Cuggiono
E' ormai passata qualche settimana dalla chiusura del Pronto soccorso dell’Ospedale di Cuggiono in orario notturno, ma la tematica non smette di far parlare la gente e di far preoccupare molti: siamo andati, allora, al mercato cittadino per sapere cosa ne pensano cuggionesi e non. E le opinioni non potevano essere più discordanti: “Il Pronto soccorso è un servizio che non può non esserci in paese – spiega Anna - Mio marito è stato salvato proprio di notte”. E rincarano la dose le cuggionesi Angela e Laura: “Se nella struttura il Pronto Soccorso è presente, non capiamo perché non debba essere utilizzato. Gli ospedali di Magenta e Legnano, in caso di urgenza, non sono poi così vicini… E sono sempre affollati, si rischia di aspettare delle ore prima di ottenere delle cure”. Di tutt’altro parere è la giovanissima Margherita: “Piuttosto che lasciare un servizio scadente è stato meglio chiuderlo. Se si andava di notte si veniva rimandati al giorno dopo, come è successo a me per una frattura, oppure si veniva trasferiti in altre strutture. E’ un disagio in meno anche per chi ci lavora qui a Cuggiono, che deve organizzare e mettere in atto i trasferimenti dei pazienti”. “Ma è comunque un servizio in meno, utile in caso di emergenze serie” ribatte invece Daniele. Ma anche Rossella e Ivano sono d’accordo: “Tenerlo aperto di notte era una spesa inutile, i pazienti erano pochi. Piuttosto bisognerebbe rafforzare la struttura cuggionese, garantendo la presenza di più specialisti di turno per evitare diagnosi sbagliate, come è capitato a noi”. Anche Cristina, di Inveruno, minimizza: “È inevitabile che la cosa crei disagio alla popolazione, ma è sopportabile. In caso di emergenza telefonerei al 118”. Ma altri, come Daniele, proprio non ci stanno: “Io credo sia un problema per tutto il circondario questa chiusura. Cuggiono era un ambiente piccolo, familiare, non si facevano code”. E come Tiziano: “Hanno appena restaurato l’edificio, hanno speso dei soldi, ma non hanno potenziato con materiali e tecnologie che servirebbero e poi lo chiudono di notte: è uno spreco!”. Intanto, ai gazebi dell’Unione Padana hanno raccolto circa 400 firme contro la chiusura serale.
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