Milano / Malpensa
"Fight for... Pink"
- 29/05/2012 - 16:09
- Sport nazionale
E' una domenica davvero particolare a Milano: il capoluogo si è svegliato con il desiderio di uscire per le strade, nonostante il tempo incerto, e di fare festa. Milano si veste di rosa e si prepara a "Lottare per il rosa", per la maglia rosa. Alle cinque del pomeriggio, l'immensa folla accorsa in piazza Duomo per l'evento incorona il canadese Ryder Hesjedal, vincitore del novantacinquesimo Giro d'Italia. Una folla tiepidina, davanti al podio: nessun italiano sui primi tre gradini della classifica. E grande delusione per Joaquim 'Purito' Rodriguez, a cui va tutta la solidarietà del pubblico per quella maglia rosa conquistata con fatica, mantenuta per praticamente metà competizione e poi persa per soli sedici secondi. Ma non è tanto importante chi alla fine abbia vinto... Perchè questa ventunesima e ultima tappa è stata davvero una festa, allietata da ospiti vip accorsi a vedere la conclusione delle tre settimane di pedalate - come Guido Meda, da celebrità ed ex corridori che hanno prestato le loro gambe per una gara crono-squadre in favore dell'Unicef, come Yuri Chechi, e da tanta gente normale. La gente che si accalca davanti al pullman della Liquigas per vedere Ivan Basso riscaldarsi prima della gara, che alla postazione della Farnese parla con lo squalificato Guardini, che aspetta con ansia che Rodriguez si faccia vedere e che si ferma davanti a Scarponi, intento a pedalare sui rulli. Così capita anche che, alle 11.30, ti possa imbattere in De Gendt che si sta recando coi suoi compagni a fare una ricognizione del percorso: giusto una pedalata a 20-25 km all'ora per sfogare la stanchezza accumulata nelle gambe sullo Stelvio... "La corsa più dura del mondo nel paese più bello del mondo" ha conquistato, anche quest'anno, davvero tutti.
Sport Nazionale - Giro Italia 2012
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