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mercoledì 30 ottobre 2024 | ore 01:09

Maestro di calcio. "Ciao Dario"

Turbigo e il territorio piangono Dario Seratoni. Uomo di sport ed esempio di vita. Campione sui campi e anche nella quotidianità.
Turbigo - Dario Seratoni

Uomo di calcio e, più in generale, di sport, quello con la ‘S’ maiuscola, dove, al primo posto, c’erano gioco, lealtà e divertimento. E uomo di famiglia e lavoro, a cui aveva dedicato l’intera vita. Dario Seratoni ha scritto pagine e pagine di storia sportiva locale e lo ha fatto con quella sua semplicità e umiltà che lo hanno sempre contraddistinto. Così oggi, che non c’è più, sono in tanti a Turbigo e nel nostro territorio a ricordarlo con affetto e grande commozione. Insegnava calcio, Dario, essendo stato lui stesso giocatore di serie A tra gli anni ‘50 e ‘60. E lo faceva con pazienza, competenza e passione, passando ore ed ore sui terreni di gioco insieme ai suoi ragazzi, quelli che solo lui sapeva scovare, scegliere e lanciare nelle serie maggiori. Più di uno i campioni che sono cresciuti grazie ai suoi insegnamenti, numerosi i giovani che si sono avvicinati al pallone e che, presto, chissà, magari, potremmo vedere indossare la maglia di qualche blasonata società italiana. Però, la sua ‘arte’ migliore era, soprattutto, insegnare il calcio come esempio per la vita, dove niente era lasciato al caso, ma ogni singolo episodio, ogni gesto, aveva un significato chiaro e preciso. LA STORIA. Nato il 9 marzo 1929, dopo la perdita dei genitori, ha vissuto con gli zii. Sposato con Giovanna, ha avuto tre figli (Giorgio, Lucia e Stefania) che gli hanno regalato ben otto nipoti. La sua carriera calcistica inizia nella squadra del suo paese, la Turbighese, appunto, poi eccolo vestire le divise di Novara, Piacenza, Genoa e la Solbiatese (99 le presenze nel mondo professionistico e 52 reti). Centravanti forte fisicamente, e con quel destro al ‘fulmicotone’, conclusa la carriera in campo, diventa, prima, presidente della Turbighese, poi fonda la Soccer Boys, la società che lui stesso ha fatto crescere e che, oggi, è uno dei ‘fiori all’occhiello’ dello sport locale. Tantissimi i campionati vinti, provinciali e regionali, e diversi gli atleti che ha portato nelle serie maggiori.

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