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mercoledì 30 ottobre 2024 | ore 01:09

Di corsa nel deserto

Il turbighese Giorgio Duranti ha preso parte alla '100 Km del Sahara'. Quattro giorni in territorio tunisino: "Un'esperienza davvero unica e straordinaria".
Turbigo - Giorgio Durante in corsa nel deserto

“E’ stata un’esperienza bellissima dal punto di vista umano, quella che ho affrontato è una competizione a cui partecipano persone di tutte le età e di molte nazioni e che crea un fortissimo clima di coesione e di aiuto reciproco; la vera gara è con sé stessi e alla fine tutti risultano vincitori”. Giorgio Duranti, classe 1973, nel ricordare quei momenti prova ancora le stesse emozioni di quando era là. In fondo non potrebbe essere diversamente, perché la sua non è stata un’avventura come tutte le altre. Lui ha preso parte alla 15esima edizione della ‘100 Km del Sahara’, corsa che si svolge interamente in territorio tunisino nell’arco di quattro giorni. E i risultati sono stati davvero soddisfacenti: tra il 49° ed il 54° posto sugli oltre 150 concorrenti e la 53^ posizione nella classifica finale. Ma, al traguardo, ciò che più ha contato per il turbighese sono state le sensazioni e la gioia vissuta: “Mi sembrava di vivere fuori dal mondo, di affrontare una vita semplice dove gli unici problemi erano quelli di star bene e nutrirsi - spiega Giorgio - Per me si è trattato di una sorta di viaggio mistico durante il quale mi sono misurato con la capacità di sopportare la fatica”. In realtà, dietro la sua scelta di ‘runner’, di affrontare questa gara, c’era una motivazione precisa: “Mio padre, morto quando era bambino e grande appassionato del deserto, aveva percorso lo stesso tracciato della 100 Km con i berberi ed una carovana di cammelli; io ho corso nel suo ricordo”. Per Duranti, che nella vita di tutti i giorni è marito di Silvia e padre di due bambine e lavora a Milano, come consulente finanziario, la corsa è una passione piuttosto recente, nata 6 anni fa dopo la decisione di smettere di fumare, con lo scopo di vivere una vita più sana. “Ho iniziato in modo amatoriale e tuttora sono un amatore; non mi alleno in modo esasperato, correre deve essere un piacere!” – ci dice. Il suo sogno per il futuro, intanto, è duplice: che qualcuno del territorio lo emuli partecipando alle prossime edizioni della ‘100 Km del Sahara’, e ripetere proprio lui stesso l’esperienza, più in là con gli anni, con una delle sue figlie. Molto più nell’immediato, nella sua agenda c’è in programma la partecipazione all’Eco Maratona del Ticino.

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