Milano / Malpensa
No agli sprechi, si alla solidarietà
- 09/11/2011 - 17:15
- Castano Primo
Un progetto, sempre più, punto di riferimento per la città e per l’intero territorio. Ma, soprattutto, una filosofia rispettosa dell’ambiente e di solidarietà verso il prossimo, oltre ad un esempio di sviluppo sostenibile. Cresce “Mangiamo gli sprechi”, iniziativa promossa dall’Assessorato a Servizi, Promozione e Solidarietà Sociale di Castano Primo, che, ormai più di un anno fa, ha fatto da trait d’union tra la catena “Il Gigante” e l’associazione onlus San Vincenzo De Paoli. E lo fa, non solo per quanto riguarda i giorni (si passerà da uno a due, il giovedì ed il martedì), bensì nei soggetti direttamente interessati. “Visti gli importanti risultati ottenuti (da una stima su 10 mesi e solamente con un giorno a disposizione, infatti, sono state raccolte ben 2 tonnellate e mezzo di pane, 2 di frutta e, ancora, 1 e mezza di verdura, ai quali si devono aggiungere i prodotti del banco alimentare) – commenta il vicesindaco castanese, Roberto Colombo –e dopo un confronto, abbiamo pensato di ampliare il progetto, di cui, ora, entrerà a fare parte anche la realtà associativa cittadina APS&TL (Associazione di Promozione Sociale e Tempo Libero), già molto attiva, durante tutto l’anno, quando si tratta di dare vita ad eventi di solidarietà e che riescono a coinvolgere l’intera popolazione”. Entrando nel merito di “Mangiamo gli sprechi”, si tratta di una significativa occasione di sostegno e vicinanza al prossimo ed a quelle persone che vivono situazioni difficili, e prevede il recupero di beni alimentari rimasti invenduti per ragioni differenti, in modo particolare ortofrutta e prodotti da forno, comunque generi di vario tipo (ancora perfettamente salubri), che vengono messi a disposizione di enti caritativi del territorio. “Oltre all’aumento dei giorni ed alla successiva partecipazione di questa associazione di Castano – conclude Colombo – al vaglio, adesso, c’è la possibilità di coinvolgere un altro supermercato locale, che potrebbe, dunque, diventare un ulteriore e fondamentale aiuto”. Sicuramente un’attività importante, un’idea che, come detto, è, sempre più, un punto di riferimento e che, contemporaneamente, offre molteplici vantaggi: per l’impresa (che donando gli invenduti riduce i costi di smaltimento dei rifiuti e può trarre vantaggi fiscali), per chi li consuma (ovvero chi è assistito dagli enti no profit) e, quindi, per le istituzioni pubbliche (che traggono benefici di carattere ambientale e sociale, diminuendo il flusso degli scarti e migliorando l’assistenza alle fasce deboli della società).
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