Milano / Malpensa
Lotta all'abbandono di rifiuti
- 28/07/2011 - 17:19
- Castano Primo
I più classici sacchi dell’immondizia, molto spesso, però, anche pneumatici, materiale edile e, in alcuni casi, come è accaduto qualche giorno fa, carcasse di animali morti. La Polizia locale di Castano Primo in prima linea nella lotta all’abbandono di rifiuti. Servizi mirati di controllo, monitoraggio e prevenzione a possibili microdiscariche che possono sorgere, principalmente nelle zone periferiche della città, a volte anche in aree centrali: sono solamente alcune delle attività che, costantamente, il comandante Diego Genoni ed i suoi uomini stanno mettendo in campo. “Una tematica – spiega lo stesso Genoni – verso la quale massima è l’attenzione, perché importante sono gli accertamenti, ma fondamentale è tenere sotto osservazione il territorio, in maniera costante, durante tutto l’anno. In quest’ottica, dunque, ci stiamo muovendo, svolgendo sopralluoghi periodici e organizzando, contemporaneamente, un archivio fotografico con la varie situazioni riscontrate, così da rimanere aggiornati sulle varie realtà evidenziate”. Ed i primi dati sono, certamente, positivi: se lo scorso anno, infatti, di microdiscariche ne erano state individuate all’incirca una ventina, oggi i nostri agenti sono arrivati, dopo diverse settimane di attività specifiche, a 6/7 casi. “Subito – continua il comandante castanese – abbiamo provveduto a segnalarli all’ufficio Tecnico e, quindi, Ecologia, per la successiva bonifica della zona (là dove ci sono stati ulteriori riscontri, si è proceduto con la stesura degli appositi verbali). Principalmente tale fenomeno si registra nelle aree periferiche, come detto con abbandoni di vario genere e natura: dai tradizionali sacchi dell’immondizia, passando per pneumatici, fino ad arrivare a materiale edile o, come è successo in alcuni casi, abbiamo rinvenuto carcasse di animali di morti. Inoltre, durante il periodo estivo, controlli vengono effettuati per quanto concerne lo spandimento di liquame o rifiuti organici (in modo particolare la pollina, ossia un concime organicio ottenuto dal riciclaggio per trattamento industriale delle deiezioni degli allevamenti avicoli), nel senso che vengano rispettate le modalità con cui devono essere sversati sui terreni agricoli, al fine di evitare che ci possa essere la nascita e la riproduzione eccessiva di insetti o mosche, come era accaduto, già, due anni fa”.
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