Tutto in una gara: quella di ritorno della doppia sfida dei play off. Perché sarà proprio da questo delicato e quanto mai fondamentale appuntamento che si deciderà il futuro dell’Acf Turbigo, storica società di calcio femminile del nostro territorio. Dopo il pareggio per 1 - 1 nella partita di andata, fuori casa, contro il Super Jolly Tradate (di domenica scorsa, 1 maggio), per le ragazze del presidente Carlo Valloni diventa, infatti, decisiva la gara di ritorno, in programma il prossimo 8 maggio tra le mura domestiche. Una sfida da fuori o dentro, come l’hanno, già, ribattezzata in molti, dove, se si vince, con ogni probabilità, sarà serie C, se si pareggia, potrebbe essere ugualmente salto di categoria (in base a quanto faranno le altre compagini degli altri gironi in campo), ma se si perde... beh, si dovrebbe, molto probabilmente, dire addio ai sogni di promozione. “Sono comunque soddisfatto del risultato dell’andata – commenta il presidente Valloni – Un pari importante. Dispiace, però, per essere arrivati all’1 – 1 dopo che siamo stati in vantaggio per quasi l’intera gara. Abbiamo disputato una buona prova, tra alti e bassi per quanto riguarda il gioco, ma di livello sotto l’aspetto del carattere. E questo mi fa ben sperare per la sfida di ritorno. Giocheremo in casa, che vuol dire tanto, quindi cercheremo di ottenere quella promozione che è sempre stato il nostro primo obiettivo. Vincere significherebbe avere la certezza di passare in C, un pareggio potrebbe permetterci ugualmente il salto di categoria (a secondo di quanto faranno le compagini, degli altri gironi, impegnate), perdere sarebbe come dire, ufficialmente, addio al prestigioso traguardo”. Sulla stagione, aspettando il risultato di domenica prossima, lo stesso numero uno della società ci dice di essere soddisfatto, per le prestazioni mostrate, ma, in modo particolare, perché le ragazze hanno saputo essere un vero e proprio gruppo unito, insomma una squadra a tutti gli effetti. “Voglio fare, infine, i complimenti – conclude – all’allenatore, un mister di eccezionali qualità tecniche, professionali ed umane, che è stato capace di coinvolgere ogni atleta, portando in evidenza la capacità di ciascuna di loro”.

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