Milano / Malpensa
Da Casorezzo alla maglia azzurra
Un giovane di Casorezzo convocato per la prima volta nella nazionale under 20 di rugby. E si spera che questa prima chiamata possa essere solo l’inizio di una svolta di successo in una carriera con già molti successi. Riccardo Paganin ha 19 anni e racconta: “Gioco a rugby da quando ho 5 anni, a Parabiago. Ho iniziato a giocare a rugby consigliato da mio zio, che al posto di portarmi a giocare a calcio mi ha portato a provare questo sport che quindici anni fa non era ancora così conosciuto e praticato. E da quel momento è nata subito una passione che continua ancora oggi”.
“Fino a tre anni fa io vivevo in una Accademia Federale di rugby con altri giocatori e nell'ultimo periodo mi è arrivata la convocazione con la nazionale under 20, che stiamo portando avanti sia con la società a Parabiago che con i miei allenatori. Non è una convocazione sicura nel senso che, come per ogni sport, non si entra nel giro per poi rimanerci: dovrò lavorare con costanza per guadagnarmi ogni volta la maglia azzurra”.
Riccardo è l’esempio fuori dal coro di generazioni che progressivamente stanno abbandonando il calcio, o meglio non lo considerano più come la scelta prioritaria per le loro esperienze sportive e di squadra. “Del rugby mi piacciono molto i valori che trasmette, i valori tra i compagni, il rispetto tra gli avversari. E soprattutto il gioco fisico che c'è in questo sport si vede in poche altre discipline”. In giorni così importanti Riccardo ripercorre la sua strada fin dai suoi esordi, di cui conserva ancora dei bei ricordi: “Della mia prima partita mi ricordo che eravamo in Under 6, quindi sia io che i miei amici e compagni di squadra eravamo tutti davvero piccolini. Mi ricordo con piacere che già in quell’occasione c'erano molti compagni con cui gioco ancora adesso e questa cosa mi fa molto piacere”.
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