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domenica 24 novembre 2024 | ore 02:03

Verde urbano sotto la media

Con l’Italia che dispone di appena 31 metri quadrati di verde urbano per abitante e la Lombardia dove la disponibilità pro capite di verde urbano nei capoluoghi di provincia è inferiore al valore nazionale in un caso su due.
Ambiente - Verde urbano (Foto internet)

Con l’Italia che dispone di appena 31 metri quadrati di verde urbano per abitante e la Lombardia dove la disponibilità pro capite di verde urbano nei capoluoghi di provincia è inferiore al valore nazionale in un caso su due, è strategico puntare su un grande piano di riqualificazione urbana di parchi e giardini che migliori la qualità dell’aria e della vita della popolazione dando una spinta all’economia e all’occupazione. È quanto afferma la Coldiretti Lombardia in occasione dell’incontro “Coltiviamo bellezza per produrre salute” alla fiera My Plant a Milano, alla presenza del presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini, dell’assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi Fabio Rolfi, di Mario Faro presidente della Consulta florovivaistica Coldiretti, insieme ai rappresentanti delle aziende florovivaistiche italiane.

Un’esigenza in linea con le strategie nazionali del Pnrr dove – sottolinea la Coldiretti – sono stati stanziati 330 milioni di euro per la forestazione urbana attraverso la tutela delle aree verdi esistenti e la creazione di nuove, anche al fine di preservare e valorizzare la biodiversità e i processi ecologici legati alla piena funzionalità degli ecosistemi.

Anche perché – evidenzia la Coldiretti – il verde migliora la qualità della vita nelle città considerato che una pianta adulta è capace di catturare dall’aria dai 100 ai 250 grammi di polveri sottili mentre un ettaro di piante è in grado di aspirare dall’ambiente ben 20mila chili di anidride carbonica (CO2) all’anno.

“Il florovivaismo – afferma Ettore Prandini, presidente nazionale di Coldiretti – è un comparto strategico per il nostro Paese che in questo momento sta attraversando un momento di difficoltà a causa dei rincari produttivi. In questo scenario diventa fondamentale pianificare tutto quanto concerne il PNRR con contratti di filiera che diano certezze alle nostre imprese per programmare oggi ciò che servirà domani”.

Lo tsunami del caro energia – spiega la Coldiretti – alimentato dall’invasione russa in Ucraina con prezzi record per gas e petrolio, si riversa non solo sui costi di riscaldamento delle serre, ma anche su carburanti per la movimentazione dei macchinari, sui costi delle materie prime, fertilizzanti, vasi e cartoni.

L’importanza del settore florovivaistico e del verde nelle aree urbane – conclude la Coldiretti Lombardia – è stata ricordata nel suo intervento anche dall’assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi Fabio Rolfi, che ha sottolineato la necessità di un cambiamento culturale nelle pubbliche amministrazioni per fermare i bandi al massimo ribasso, favorire un rapporto diretto con i vivai e la costruzione di solidi rapporti di filiera.

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