Milano / Malpensa
"Mai più civismo incolore"
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO - Un celebre detto così ammoniva: “Follia sta nel fare sempre la stessa cosa aspettandosi risultati diversi”. L’esito – che avevamo facilmente previsto - delle elezioni comunali di Turbigo, dove vi è stata la netta affermazione della destra, ha fornito importanti indicazioni, per l’opposizione, su cui riflettere in maniera approfondita per non ripetere più, in futuro, gli stessi errori. Innanzitutto, un “civismo raffazzonato”, privo di una chiara collocazione politica alla base e di un progetto davvero alternativo alla destra, ha dimostrato la propria crisi di idee, di contenuti e di senso; un civismo tendente unicamente a creare, spesso all’ultimo momento, una lista “calderone” senza alcuna logica, che non può risultare credibile agli occhi di gran parte dell’elettorato: né a quello di centrodestra (che tra l’originale e la copia continuerà sempre, comprensibilmente, a scegliere l’originale), né a buona parte di quello di centrosinistra (un elettorato per sua natura esigente e giustamente critico), non disposto ad accettare qualsiasi proposta se questa non risulta convincente, solida e ben definita per idee, valori e programma politico e, che, pertanto, non sentendosi rappresentato, in quest’ultimo appuntamento elettorale ha optato per l’astensione dal voto o non ha accettato la scelta del “meno peggio”. Ci auguriamo che, dopo 15 anni, l’ormai stantia idea di Turbigo da Vivere (di cui la recente lista SiAmo Turbigo costituisce una semplice evoluzione, senza elementi di novità se non una maggiore promiscuità al suo interno) portata avanti, in maniera estremista ed intransigente, all’insegna del qualunquista motto “lontano dai partiti” e quale semplice aggregazione disomogenea di mere individualità e di individualismi, abbia concluso definitivamente il proprio fallimentare ciclo. L’elettorato di Centrosinistra chiede, dunque, un’alternativa unitaria che manifesti finalmente il coraggio nel portare avanti le proprie idee, senza nascondersi dietro alle facili “formulette sterili” di un civismo apartitico che invece di rigenerare la politica ne ha rappresentato la negazione; chiede una proposta politica che abbia una identità precisa e che si faccia rappresentante di valori ben definiti e facilmente riconoscibili. Il Circolo Pd di Turbigo lavorerà, nei prossimi cinque anni, per contribuire a creare un vero soggetto di centrosinistra, costruttivo e propositivo, che sviluppi con chiarezza e convinzione la sintesi di esigenze, visioni, sogni, progetti ed aspettative comuni di quei cittadini che non vogliono accontentarsi di un progetto annacquato da contrapporre alle politiche di destra del nostro paese. (Simone Meazza, segretario del circolo PD di Turbigo)
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