Una nuova ambulanza per la Croce Azzurra di Buscate. Se ne è parlato tanto negli ultimi anni e, adesso, quel progetto è, finalmente, realtà. Un traguardo, certamente, importante per un’associazione che, da quando è nata, ormai nel lontano 1986, quale distaccamento della Croce Azzurra di Abbiategrasso prima, e poi, dal 1993, con la costituzione di una struttura di intervento d’urgenza ed emergenza, è cresciuta, diventando, giorno dopo giorno, un punto di riferimento per il Castanese, ma anche per alcune cittadine della vicina provincia di Varese e del Legnanese (solo del 2009, infatti, sono state ben 1898 le uscite, 1632, invece, quelle tra gennaio e ottobre di quest’anno). Per questo l’inaugurazione di domenica scorsa del nuovo mezzo è ed è stata vista come un appuntamento dal dupplice significato: da una parte per chi ha deciso di dedicare il suo tempo ad aiutare il prossimo (gli oltre 80 volontari, i 7 istruttori ANPAS, 3 118, 2 IRC, gli operatori DAE ed i 7 dipendenti), tutto senza alcuna finalità di lucro e che, ora, aggiunge, così, un altro tassello nel suo percorso, dall’altra per coloro, che vivono o lavorano da noi, e che sanno di avere, oggi come ieri, un gruppo sul quale poter fare affidamento. “Voglio ringraziare quanti hanno permesso che questo progetto si concretizzasse – ha detto il presidente della Croca Azzurra, Davide Grassi – Dai singoli cittadini, fino ad alcune associazioni del territorio e, ovviamente, ai volontari ed ai dipendenti dell’associazione, alla Provincia di Milano ed all’Amministrazione comunale di Buscate. E’ per noi un giorno importante, allo stesso modo deve essere per il territorio”. Del costo complessivo di 70 mila euro (raggiunti tramite le varie feste di fine estate, del 2008, 2009 e 2010, con il tesseramento, il cinque per mille, i servizi sportivi e secondari, la guardia medica, le donazioni ed i mercatini), l’ambulanza andrà a sostituire quella attualmente utilizzata per il 118 che, a sua volta, diventerà mezzo di backup, con quella a backup di oggi che passerà per i servizi secondari, più ce ne sarà una quarta a disposizione per eventuali necessità o servizi sportivi, mentre un’ultima verrà dismessa. Non ancora in funzione, lo sarà, comunque, tra poco, pronta a rispondere alle varie richieste di intervento e criticità della popolazione.

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