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venerdì 27 dicembre 2024 | ore 20:23

'Fornaroli': primo giorno di vaccinazioni Covid

Una giornata importante quella del 31 dicembre al centro prelievi dell’ospedale 'Fornaroli' di Magenta. Sono state scongelate le prime dosi di vaccino anti Covid 19.
Magenta / Salute - Vaccinazioni anti Covid

Una giornata importante quella del 31 dicembre al centro prelievi dell’ospedale 'Fornaroli' di Magenta. Sono state scongelate le prime dosi di vaccino anti Covid 19 per essere somministrate agli operatori di Magenta e Abbiategrasso. Per operatori si intendono tutti coloro che lavorano nella struttura, medici, infermiere, oss , amministrativi e chiunque altro. Si proseguirà con le vaccinazioni nei giorni 4, 5 e 7 gennaio per andare a regime da lunedì 11 quando verranno effettuate circa 130 vaccinazioni al giorno per arrivare alla copertura totale entro la fine di gennaio. Alla prima dose seguirà, dopo 21 giorni, il richiamo. Una seconda dose che consentirà di arrivare alla copertura del 94,1%. “Al momento partiamo con i tremila operatori che vi hanno aderito, su un totale di circa quattromila”, spiega il direttore medico, dottoressa Chiara Radice, la prima ad avere ricevuto il vaccino questa mattina al centro prelievi del Fornaroli. Potranno sembrare tanti mille operatori che non hanno aderito, ma non è così. Molti hanno già avuto il Covid e hanno dato la precedenza ad altri con l’intenzione di vaccinarsi successivamente. La seconda fase della campagna vaccinale proseguirà per le persone fragili, in primis gli ospiti delle Rsa. A seguire la popolazione su base volontaria. Il vaccino usato è il Pfizer fornito dalla Regione. “Se noi sanitari per primi, non ci vacciniamo, abbiamo sbagliato mestiere – taglia corto il dottor Cesario Barbato, responsabile del servizio vaccinale – a chi non è sicuro diciamo che questo vaccino rappresenta la luce in fondo al tunnel. Molti avanzano dubbi che in un solo anno sia stato prodotto un vaccino, ma tante forze sono scese in campo per la sua costruzione. Non ha lavorato un solo laboratorio, ma migliaia di laboratori con migliaia di persone”. “Un ringraziamento non solo a chi ha lavorato in prima linea – continua la dottoressa Radice – ma anche a coloro che, pur rimanendo nelle retrovie, hanno svolto un compito fondamentale permettendo ai primi di rimanere in prima linea”. Le raccomandazioni non cessano a arrivano dagli stessi medici che abbiamo incontrato oggi, la dottoressa Radice, il dottor Barbato, il dottor Nicola Mumoli primario di Medicina e il dottor Carlo Capra primario della Rianimazione. I medici spiegano che, anche dopo essere stati vaccinati, sarà importante continuare a mantenere il distanziamento sociale, ad indossare la mascherina e ad adottare tutte le altre precauzioni che ci accompagnano dallo scorso mese di marzo.

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