Milano / Malpensa
110 anni di... 'Biscione'
- 24/06/2020 - 14:33
- Motori
Una lunga storia fatta di modelli, sport, impegno, passione, attenzione e successi. Pagine che hanno raccontato e continuano a raccontare il nostro Paese e il mondo con le sue particolarità e caratteristiche, conquistando gente in ogni angolo della terra. Centodieci anni che sono tutti lì, in quel marchio diventato un esempio e un punto di riferimento. Già , perché proprio questo 2020 per l'Alfa Romeo è l'anno del grande e importante traguardo. LA STORIA - Era il 24 giugno 1910 quando, sotto l’acronimo A.L.F.A. (Anonima Lombarda Fabbrica Automobili) furono riesumate le ceneri di un marchio in fallimento, crollato nelle vendite poco oltre il traguardo dei quattro anni dalla fondazione. Avvenne così che la rovina si mutò in occasione e lo stabilimento del Portello iniziò a far da sfondo ad una vicenda entusiasmante, fatta apposta per tirarne fuori una serie a puntate. Il colpo maestro si ebbe nel 1925, quando l’Alfa Romeo (come, nel frattempo, si era denominata) trionfò nel primo campionato mondiale di automobilismo. Quello sì che fu un passaggio cruciale, tale da trasformare il Portello nel tempio della velocità , della tecnica, dei motori rombanti e del domani di ferro e acciaio celebrato dai futuristi. Sarà per questo che il regime protesse a lungo la claudicante solidità del marchio, statalizzandolo come irrinunciabile fiore all’occhiello nazionale dopo che Nuvolari, al volante di un’Alfa 6C 1750, aveva fatto piangere lacrime di gioia all’Italia intera e all’inquilino del Vittoriale. Per fortuna, il secondo dopoguerra avrebbe fatto ingranare la marcia al ceto medio nostrano, la cui fidanzata si rivelò chiamarsi Giulietta. Era quello il modello più richiesto nell’anno. Di lì a poco verrà inaugurato lo stabilimento di Arese. E sarà una coincidenza, ma anche per l’Alfa, come per l’Italia, gli anni cosiddetti del riflusso furono quanto mai incerti, con un susseguirsi di modelli sbagliati di cui non resta traccia. La rinascita, però, è tutta nel nuovo millennio, quando il Biscione si afferma come leader nell’unione di comfort e prestazioni sportive.
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