Milano / Malpensa
Un sito per le mascherine
Adolescenti in quarantena: seguono svogliatamente lezioni online, chattano con gli amici e cercano una via di fuga alle restrizioni imposte? No, non sono tutti così. Luca Cattaneo, 15enne di Magenta al secondo anno dell’indirizzo Scienze Applicate del Liceo Scientifico Bramante, ci ha provato a rendersi utile alla collettività. Quando non ha trovato supporto, però, ha pensato di aver avuto un’idea stupida. Dopo aver letto su un quotidiano nazionale online che quattro ‘cervelli in fuga’, laureati ad Harvard, Oxford e Chicago, hanno avuto la sua stessa idea e l'hanno sviluppata, ha pensato che forse così stupida non fosse. Alla fine di marzo, nel pieno della pandemia da COVID-19, quando le mascherine diventano un bene primario di scarsa reperibilità, Luca ha un’intuizione: creare un sito web che permetta di consultare le mascherine disponibili presso le farmacie del proprio Comune. Progetta un sito molto semplice, lo mette online con una URL provvisoria per poter mostrare un esempio del proprio lavoro a chi deciderà di collaborare con lui e battezza il suo progetto ‘Cerca la tua mascherina’. Pensa a tutti i cittadini che, in quei giorni, telefonano ai vari punti vendita per capire se c’è disponibilità di mascherine di qualsiasi tipo, o che addirittura vanno di farmacia in farmacia fino a quando non trovano ciò che cercano. Poi, con l’aiuto della famiglia, si mette a scrivere un’email di presentazione ad alcune farmacie della zona, in cui si impegna a tenere un contatto diretto giornaliero con tutti i punti vendita aderenti per tenere costantemente aggiornati i numeri. Non riceverà alcuna risposta. Demoralizzato, come tutti i quindicenni possono demoralizzarsi quando vedono sfumare i propri entusiastici progetti, abbandona tutto. E ora anche lui si affiderà al sito trovamascherine.org di cui ha letto su Repubblica.it, patrocinato da Federfarma e dalla Federazione Ordine Farmacisti Italiani. O forse no… perché tra le 500 farmacie che hanno aderito al sistema, del territorio dell’Alto milanese ce ne sono davvero poche: una a Cassinetta di Lugagnano, una ad Arluno, una a Vittuone e una a Busto Arsizio. E tre su quattro al momento non hanno nemmeno segnalato il numero di mascherine disponibili.
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