Milano / Malpensa
"Facciamo i test sierologici"
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO - Come è noto, l’infezione da virus COVID-19 (Coronavirus) può essere attualmente diagnosticata solo per mezzo di tampone naso-faringeo, costituendo l’unico strumento diagnostico in grado di rilevare la presenza del virus sulle mucose respiratorie dopo sole 48 ore dal contagio; nella “lotta” contro questo terribile virus, è possibile, tuttavia, affiancare al tampone un ulteriore strumento, costituito dal test sierologico, di grande rilevanza per ottenere uno “screening” accurato dei soggetti cosiddetti asintomatici positivi, in quanto permette di scoprire se un soggetto ha sviluppato l’immunità al virus COVID-19; pertanto, il test sierologico, non sostituendo il “tampone” che serve, in via diretta, per sapere se una persona è infetta e contagiosa, rappresenta comunque un utile 'metodo indiretto' di ricerca del virus, in quanto ha la finalità di verificare la presenza o meno in un individuo degli anticorpi specifici del COVID-19 (cioè gli anticorpi che l’organismo produce in risposta al virus), e cioè la sua 'memoria immunologica'; in altre parole, il test sierologico, attraverso la celere identificazione della presenza degli anticorpi nel sangue, permette di rinvenire con certezza i soggetti che sono venuti a contatto con il virus, indipendentemente dalla sintomatologia sviluppata;ml’importanza del test sierologico di screening è stata evidenziata, tra gli altri, anche dall’Ordine dei Medici di Regione Lombardia, quale ausilio nell’anticipare la diagnosi dei soggetti portatori del Coronavirus o già infetti e nel facilitarne l’isolamento domiciliare, nonché come indicatore dei numeri reali della pandemia e per prevenirne gli sviluppi futuri. Per tale motivo, diversi Comuni italiani (soprattutto in Lombardia, ma anche in Veneto ed Emilia Romagna) si sono concretamente attivati per permettere l’effettuazione, da parte di laboratori privati, di tali test sierologici, rivolti prevalentemente ai cittadini residenti nei propri paesi (e, in particolare, ai soggetti più fragili o esposti al rischio contagio, come cittadini residenti o operanti in RSA, cittadini venuti a contatto con soggetti positivi, membri di associazioni di volontariato, personale di banche, poste, supermercati o attività commerciali, cittadini che necessitano di mobilità per attività lavorativa, cittadini con gravi patologie, cittadini in trattamento chemioterapico, ecc), sostenendo altresì il costo dello screening per quei cittadini che non potessero permetterselo (il prezzo del test è indicativamente di circa 30-40 Euro). Tutto ciò premesso, si chiede al sindaco e all’Amministrazione comunale di attivarsi, con le più efficaci ed opportune modalità, per permettere, promuovere e facilitare, presso la cittadinanza, l’effettuazione di test sierologici anticorporali riguardanti il virus COVID-19 da parte di laboratori privati (anche locali e/o prossimi al nostro paese). (Simone Meazza - segretario Circolo Pd 'Moro – Berlinguer' di Turbigo e Nosate)
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