Milano / Malpensa
L'emergenza dei 'freddi' numeri
L’emergenza dei numeri, delle cifre e dei dati. E la colpa, purtroppo, è anche nostra, di chi come noi ogni giorno è chiamato a fare informazione. Ma, in fondo, siamo tutti un po’ colpevoli, perché, il più delle volte, di fronte a questa importante e delicata emergenza legata al COVID-19, ci dimentichiamo di chi proprio con il virus si sta davvero confrontando. O meglio se ne parla, ci mancherebbe, però quando lo facciamo è unicamente attraverso, appunto, dei semplici e freddi numeri e senza renderci conto, spesso e volentieri, che dietro ad ogni singola persona ci sono storie differenti di uomini e donne, bambini, giovani e adulti, mariti e mogli, nonni e nonne, zii, amici, familiari e conoscenti. Ecco perché, allora, mai come oggi bisognerebbe fermarsi un attimo a riflettere e a pensare. Un semplicissimo momento di ‘stop’ da quella continua rincorsa per sapere a tutti i costi che cosa è accaduto nel frattempo, quali sono le novità e quanto ancora ci aspetta da qui e per le prossime ore e giorni. Servirebbe a ciascuno; servirebbe per cominciare veramente a considerare i contagiati come persone uguale e identiche ad ognuno di noi, invece di vederli, purtroppo, quasi fossero degli appestati, dei diversi e dei cittadini da evitare per non rischiare di essere colpiti. Ci servirebbe, insomma, altroché se ci servirebbe, per capire che quello che è successo a loro, avrebbe potuto capitare ad ognuno di noi oppure ad un nostro caro e che ci avrebbe sinceramente fatto male se gli altri si fossero comportati allo stesso modo nei nostri confronti.
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