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Il futuro dell'area Zucchi?

Il futuro di quest'area - dice il primo cittadino di Casorezzo, Pierluca Oldani - dovrà essere oggetto di attenta riflessione, abbiamo avuto due incontri con la proprietà".
Casorezzo - Il sindaco Pierluca Oldani (Foto internet)

Il nome, di per sé, evoca già una storia. La storia di un'azienda che vide la luce nel 1920 per intuizione di un imprenditore in grado di vedere lontano. La realtà si chiamava Zucchi, portava il suo cognome e si fece presto un nome nel settore del tessile. E, tra i suoi varii stabilimenti, ne pose uno anche a Casorezzo dove ci si occupava di nobilitazione di tela e confezionamento cui si aggiungeva il magazzino spedizioni di Ossona. Oggi, dopo che su di essa si è abbattuta la scure della chiusura nel primo decennio del 2000, l'area casorezzese è in attesa di rinascere a nuova vita. Ma quale direzione prenderà questa sua risurrezione funzionale? Finora si viaggia soltanto nel mondo delle ipotesi formulate da coloro che ne sono nel frattempo divenuti i nuovi proprietari. "Il futuro di quest'area - dice il primo cittadino Pierluca Oldani - dovrà essere oggetto di attenta riflessione, abbiamo avuto due incontri con la proprietà, nel primo non è emerso nulla, nel secondo, invece, hanno formulato varie ipotesi che vanno però tutte nella direzione di uno sviluppo di carattere industriale e non commerciale". Oldani, quindi, attende di vedere nel concreto che tipo di proposta si faccia strada per capire poi come il comune possa inserirsi nell'intero discorso. "Peraltro - aggiunge - la convenzione che durava dal 2010 è in scadenza e della questione area Zucchi dovremo tenere anche nell'ambito della revisione del Piano di governo del territorio; valuteremo attentamente poi prenderemo le nostre decisioni".

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