Milano / Malpensa
15^ Raduno Vele d'Epoca
Le Vele Storiche Viareggio e il Club Nautico Versilia hanno celebrato il quindicesimo raduno di vele d’epoca, organizzato dal 17 al 20 ottobre 2019 presso la città toscana. Ben 63 gli scafi partecipanti, suddivisi in 9 raggruppamenti compreso quello dei 5.50 Metri Stazza Internazionale, l’ex classe olimpica che quest’anno celebra i 70 anni dalla nascita avvenuta nel 1949. Due in totale le prove disputate (la regata di domenica è stata annullata per avverse previsioni meteo) con venti di intensità compresa tra 5 e 15 nodi. Di seguito i primi classificati delle varie categorie: Rainbow (1972), Margaret (1926), Oenone (1935), Colibrì (1967), Mariaganciona (1974), Famalù (1956), Midva (1982), Ardi–Kerkyra II (1968). Tra i 5.50 Metri Stazza Internazionale, Whisper del 1983 ha preceduto in classifica Violetta IV del 1956 e Manuela V, quest’ultima varata nel 1961 per il genovese Beppe Croce, futuro primo presidente non britannico dell’ISAF, l’attuale World Sailing. “Le previsioni meteo poco rassicuranti”, hanno dichiarato congiuntamente Gianni Fernandes, presidente Vele Storiche Viareggio, e Roberto Brunetti, presidente del Club Nautico Versilia, “non hanno impedito ad armatori ed equipaggi di celebrare i tre lustri di una manifestazione entrata di diritto tra i grandi appuntamenti internazionali riservati alle barche storiche. La collaborazione tra i nostri due sodalizi, ogni anno sempre più forte, consentirà anche in futuro di mantenere elevata l’attenzione nei confronti della nautica d’epoca”. Oltre 40 gli sponsor e i partner dell’evento, che anno dopo anno hanno supportato quello che è diventato a pieno titolo il più importante e partecipato raduno di chiusura della stagione delle vele d’epoca in Mediterraneo.
Libertine of Leith dell’armatore Sir Graham Watson, sloop bermudiano lungo 11,20 metri modello Buchanan Prior 37s del 1964, si è aggiudicato il Trofeo Vele Storiche Viareggio. Nei mesi precedenti la barca, partita da Bristol, in Inghilterra, ha raggiunto Viareggio dopo avere percorso oltre 2.000 miglia di mare. La Coppa Tirrenia II, riassegnata dopo 80 anni alla barca che nell’anno in corso abbia effettuato e documentato la più interessante navigazione d’altura, è stata vinta da Bat, il piccolo cutter aurico lungo 5,20 metri del 1889 del milanese Paolo Lodigiani che ha compiuto il periplo dell’Italia da Sanremo a Trieste, percorrendo 1.700 miglia in 61 giorni e sostando in 53 porti diversi. Alessandra Della Betta, l’armatrice di Tirrenia II alla quale era dedicato il raduno, ha consegnato personalmente il nuovo trofeo al vincitore. Il Sangermani Chaplin del 1974, lo yacht scuola della Marina Militare, ha vinto nella categoria riservata agli scafi varati dallo storico cantiere ligure, orfano da maggio del 2018 del titolare Cesare Sangermani. Anche quest’anno il premio è stato consegnato dal figlio Giacomo.
La Coppa AIVE del Tirreno è stata vinta dal Camper & Nicholsons Barbara del 1923 nella categoria ‘Epoca’ e dal sopracitato Chaplin nella categoria ‘Classiche’. Come lo scorso anno Ojalà II, lo sloop bermudiano costruito in Olanda nel 1973, si è aggiudicato per il secondo anno consecutivo la Coppa Stephens riservata agli yachts progettati dal celebre architetto statunitense Olin Stephens. Il Trofeo Challenge Ammiraglio Florindo Cerri, assegnato alla barca che avesse tagliato per primo la prima boa, è stato vinto dallo sloop di 18 metri Rainbow, progettato e costruito nel 1972 dai canadesi Cuthbertson & Cassian. Dopo cinque tappe, disputate tra Livorno, La Spezia e Viareggio, le imbarcazioni Jalina del 1946, Onfale del 1962 e Midva del 1982 si sono aggiudicate la seconda edizione del Trofeo Artiglio rispettivamente nelle categorie ‘Epoca’, ‘Classiche’ e ‘Vele Storiche’. Vistona del 1937 si è imposta nella categoria delle “Centenauriche”, scafi con armo aurico che potrebbero anche avere superato il secolo di età. Premio speciale alle grandi golette di 50 metri Orion del 1910 e Invader del 1905, che con la loro presenza hanno contribuito a portare lustro alla manifestazione.
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