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sabato 27 luglio 2024 | ore 18:41

La mossa di Salvini ha 'bruciato' Garavaglia?

Lo stallo e probabile crollo del Governo può avere un'altra ripercussione diretta all'interno della Lega. Il candidato principale per il ruolo di Commissario UE era Massimo Garavaglia. Ma cosa succederà ora?
Attualità - L'assessore regionale Massimo Garavaglia

Che l'azzardo di provare la crisi politica nel Governo lo scorso 8 agosto non stia portando nella direzione che si era prefissato, è chiaro ormai da giorni. Ma la mossa di Matteo Salvini, inaspettata nei tempi e nei modi, rischia di provocare altri problemi nel partito. Perchè se da un lato il rischio di passare all'opposizione è sempre più concreto, con possibile blocco di flat-tax e dei decreti per l'autonomia tanti cari agli elettori delle regioni del Nord, vi sono conseguenze meno dirette ma non meno importanti.
Una riguarda la nomina del Commisario UE. Ma iniziamo a capire che ruolo sarebbe: "Un Commissario europeo (o Eurocommissario) è un membro della Commissione europea, l'istituzione che nella Unione europea detiene le funzioni esecutive e il controllo del rispetto del Diritto comunitario. A ciascun Commissario corrisponde un ambito di responsabilità politica all'interno della Commissione. La definizione e la distribuzione di questi ambiti di responsabilità competono al Presidente. I commissari sono 28 (uno per stato membro compreso il presidente), scelti tra le personalità di spicco dello stato membro di appartenenza".
Un ruolo di primissimo piano nel panorama europeo, che per accordi sarebbe toccato alla Lega. E come candidato principale, vi è una figura di spicco per tutto il nostro territorio: Massimo Garavaglia.
Sindaco di Marcallo con Casone per due mandati, Senatore più giovane della storia della Repubblica, in Commissione Bilancio alla Camera, Assessore Regionale al Bilancio di Regione Lombardia con Roberto Maroni e ora Viceministro dell'Economia.
Un 'cursus honorum' di primissimo livello che lo ha portato ad un altro gradimento bipartisan per le riconosciute capacità amministrative, gestionali e relazionali.
Una figura di altissimo spessore, sia per la Lega che per il Governo. E in questo caso per l'Italia intera. Ma torniamo al punto... se da domani il Governo non vi fosse sostanzialmente più, ecco che la nomina (prevista per il 26 agosto), rischia di saltare.
Cosa succederà? Di certo, per tutto il territorio, a prescindere dal colore politico sarebbe stato un'onore ed un riconoscimento non da poco.

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