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Linate chiude: si va a Malpensa
- 02/07/2019 - 17:02
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Il conto alla rovescia è cominciato: poche settimane ancora, infatti, e, poi, l’aeroporto di Linate chiuderà le porte per tre mesi. ‘Stop’, insomma, all’attività dal 27 luglio al 27 ottobre prossimi (questo perché dovranno essere messi in campo una serie di interventi sia per quanto concerne le piste, sia per gli impianti di smistamento bagagli ed anche per migliorare alcuni dei servizi offerti) e traffico che inevitabilmente verrà dirottato, da una parte ad Orio al Serio, dall’altra, invece, a Malpensa. Già, lo scalo della provincia di Varese, beh... alla fine la domanda più ricorrente (tra chi lavora all’interno, tra i passeggerri e tra coloro che vivono nella zona tutta attorno) è una e soltanto una: “Come ci si sta preparando all’appuntamento?”. “La programmazione e l’organizzazione è partita ormai da tempo - commenta l’amministratore delegato di SEA, Armando Brunini - Per prima cosa ci teniamo a precisare che sono stati investiti 18 milioni di euro (che rimarranno in dote alla struttura) per adeguare alcuni sottosistemi al traffico, senza dimenticare che Malpensa, in modo particolare il Terminal 1, è un aeroporto capiente e, quindi, in grado di poter accogliere quanto arriverà, appunto, da Linate. Detto ciò, poi, c’è la parte logistica, che riguarderà le persone ed i mezzi, ossia il trasloco nella sua specificità, che ci vedrà impegnati nella notte tra il 26 ed il 27 luglio, quando, pertanto, avverrà lo spostamento dei macchinari, oltre al personale (all’incirca 700 al giorno, tra colleghi SEA, delle differenti compagnie aeree e di altri operatori aeroportuali), quotidianamente arriverà qui da Milano”. Una pianificazione, insomma, molto dettagliata, come ribadisce lo stesso Brunini, così come, ovvio, saranno tre mesi intensi. “Secondo analisi e stime, infatti, il traffico passeggeri aumenterà mediamente di circa il 30% durante l’estate, con qualche picco in determinati momenti - conclude l’amministratore delegato di SEA - Numeri sì importanti, ma che corrispondono alla capacità di Malpensa di oggi, anche se ovvio farlo dalla notte al giorno implica uno sforzo particolare, in quanto lo scalo si deve preparare. Mentre, infine, in termini di movimenti voli, avremo qualcosa in più, perché gli aerei di Linate sono tendenzialmente un po’ più piccoli. Questi, dunque, sono alcuni dei dati essenziali, che sono stati e saranno attenzionati in maniera costante, consci che il periodo che ci attende sarà massiccio, però altrettanto consapevoli di avere organizzato l’attività in maniera mirata e concreta per gestire al meglio la situazione. Certo, qualche disagio ci potrà essere, perciò chiediamo, nel contempo, pazienza ai passeggeri ed agli abitanti, ricordando che tali interventi sono necessari e fondamentali per la sicurezza dello scalo aeroportuale milanese”.
LA VIDEOINTERVISTA ALL'AMMINISTRATORE DELEGATO DI SEA, ARMANDO BRUNINI
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