Milano / Malpensa
Mantovani: tra richieste della Procura e difesa
Una vicenda politica e giudiziaria che ovviamente coinvolge Arconate ma l'intero territorio dell'Altomilanese, per il ruolo politico e sociale da sempre svolto da Mario Matonvani. Nella giornata di ieri sono arrivate le richieste Procura di Milano che ha chiesto la condanna a 7 anni e 6 mesi di carcere per Mario Mantovani. I reati che gli vengono contestati sono la corruzione, la concussione, l’abuso d’ufficio e la turbativa d’asta. Fa parte del processo anche la realizzazione della casa di riposo di Arconate. Secondo la Procura, Mantovani “si è reso infedele e ha ripetutamente strumentalizzato le sue funzioni pubbliche per gestire i suoi interessi privati”.
Nella serata, è stato direttamente l'ex Senatore a pubblicare il proprio punto di vista e dei suoi legali. "Il nostro processo ormai tutti lo chiamano il processo alle persone per bene. Questo purtroppo fa male, perchè sono convinto che se tutti avessero detto la verità, a partire dal pubblico ministero che ha raccontato una serie di non verità non saremmo arrivati a questo punto". Lo ha detto questa mattina l'ex vicepresidente di Regione Lombardia Mario Mantovani. "Ho ascoltato una sequela di accuse ferme a un teorema vecchio di 4 anni, come se nulla fosse successo in decine e decine di udienze, dove sono sfilati 30 testimoni dell'accusa che di fatto hanno smentito le tesi del Pm e nonostante il fatto che il Collegio Giudicante ha ritenuto superfluo ascoltare decine di testimoni della difesa. Spiace pertanto rilevare come il Pm non abbia tenuto conto del dibattimento in tutta la sua evidente ampiezza".
Secondo l'avvocato di Mantovani, Roberto Lassini, la richiesta di condanna pronunciata è "insensata, inattesa, a dimostrazione della pervicace volontà di dimostrare un teorema che in questi anni abbiamo smontato. Abbiamo ascoltato una requisitoria che contrasta con la verità e la realtà dei fatti. Toccherà alla nostra difesa, nel corso delle prossime udienze, replicare punto per punto alle accuse mosse, in ordine alla quali abbiamo dimostrato l'innocenza di Mantovani. Confidiamo in un'attenta analisi del Tribunale e del Collegio e siamo certi che questo processo non potrà che concludersi col riconoscimento della verità, e quindi con un verdetto di piena assoluzione".
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