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sabato 23 novembre 2024 | ore 04:46

Papà Gianpietro e il suo 'pesciolino rosso'

Emanuele è morto sei anni fa gettandosi in un fiume, dopo avere assunto una droga sintetica. Da quel giorno papà Gianpietro gira nelle scuole e negli oratori per raccontare la sua storia e incontrare i ragazzi e le famiglie. Oggi è arrivato al 'Torno' di Castano Primo. Con lui anche Carolina, un'altra mamma che, invece, è riuscita a salvare il figlio dalla dipendenza.
Castano Primo - L'incontro all'istituto Torno con la Fondazione 'Ema PesciolinoRosso'

Il 24 novembre di sei anni fa, una serata fuori casa, una festa, quelle sostanze stupefacenti provate così per gioco, per sentirsi grande e non essere preso in giro dagli amici e, poi, la tragedia. Emanuele aveva solo 16 anni quando a causa degli effetti della droga sintetica appena assunta si gettò nel fiume, là a pochi passi da dove abitava, volando via per sempre dall'amore e dall'affetto dei genitori, delle sorelle e delle tante persone che gli hanno voluto bene. Ma il dolore e la disperazione, terribili e atroci, di quel giorno si sono ben presto trasformati in occasioni di speranza per tutti i giovani, come il suo Ema, e per le famiglie. L'ha voluto fortemente papà Gianpietro, creando da una parte la Fondazione 'Ema PesciolinoRosso', dall'altra appunto organizzando incontri nelle scuole, negli oratori e in tutti i luoghi dove poter interagire e parlare ai ragazzi, raccontando l'esperienza del figlio e la sua e, in parallelo, aiutandoli a capire ed a riflettere sulle peculiarità delle droghe, sul rapporto genitori - figli e sul valore della vita, degli affetti e di chi ci sta attorno. E, allora, eccolo arrivare proprio stamattina a Castano Primo, all'istituto d'istruzione superiore Torno, invitato dal comitato genitori 'Torno a Scuola', per proseguire la sua "missione" con gli studenti castanesi. Un momento davvero toccante, dove le parole si sono mischiate con le emozioni, le lacrime e gli abbracci. Tutti in silenzio ad ascoltare la storia di Gianpietro ed Emanuele; con lui, inoltre, anche un'altra mamma "speciale", Carolina, che ha mostrato la sua di esperienza, quella di una famiglia che, invece, è riuscita, non dopo mille difficoltà e paure, a salvare il figlio adolescente dalla dipendenza da sostanze stupefacenti e pure lei tra i componenti della stessa Fondazione 'Ema PesciolinoRosso', con la quale gira appunto per divulgare il messaggio. Due storie diverse tra loro, due vite altrettanto differenti, però identiche nella grande forza e nell'impegno che ciascuno ha saputo mettere in campo.

LA FORZA DI PAPA' GIANPIETRO

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