Milano / Malpensa
"Bambini nella Shoah: unica colpa essere nati"
- 23/01/2010 - 16:12
- Castano Primo
Ci sono avvenimenti nella storia che non possono essere dimenticati: uno di questi è lo sterminio di milioni di ebrei durante l'Olocausto. In particolare spiccano nella memoria i visi emaciati di bambini disorientati, affamati, stremati a cui è stata tolta la vita barbaramente ma ancor di più è stato tolto il naturale sorriso tipico dell'infanzia. Per non lasciare cadere nel vuoto quelle vite, a Castano Primo si è voluto ricordarle con l'incontro tenutosi ieri, giovedì 21 gennaio, in Villa Rusconi tavola rotonda alle 20.30 dal titolo forte "Bambini nella Shoah: unica colpa essere nati". L'evento ha visto la testimonianza diretta di due persone coinvolte nel dramma dell'Olocausto: Giordano D'Urbino e Bruna Cases D'Urbino. L'incontro è stato organizzato dall'I.C.G. Falcone e Borsellino di Castano all'insegna di una memoria che a distanza di molti anni non sia solo ricordo ma piuttosto un forte stimolo a porsi domande su una società che in quegli anni è stata debole e muta e che ancor oggi necessità di imparare dagli errori del passato. Da oggi inoltre fino al 30 gennaio è possibile ricordare grazie alla mostra "Infanzia rubata" presso la Villa Rusconi, che è stata aperta ieri sera alle 20 subito prima dell'incontro. Sorge spontanea la domanda che da sempre le generazioni si pongono di fronte a questa tragedia: che cosa avevano fatto quei sei milioni di ebrei per giustificare un tale massacro? Nulla, solamente il fatto d'essere ebrei. Ma ancor più agghiacciante è la domanda posta con l'occhio rivolto a quei piccoli che neanche avevano scelto d'essere ebrei, che nemmeno sapevano cosa significasse quella stella gialla attaccata al loro cappotto, che non capivano come mai tante cose a loro fossero negate. Che colpa avevano allora queste piccole vittime silenziose? Unica colpa...essere nati.
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