Milano / Malpensa
A tutto... Renzi
- 18/09/2017 - 09:12
- Politica
Milano. È un Renzi a tutto tondo quello che si presenta sul palco della sala centrale del teatro Parenti, in occasione dell'incontro - evento organizzato dal quotidiano 'Il Foglio'. L'obiettivo è cercare di svelare, una volta in più, la complessità di un uomo, di un ex premier, di un candidato alla guida del Paese e dei suoi programmi per il futuro. La trama è molto semplice: sullo sfondo di una sobria coreografia, il direttore Claudio Cerasa incalza il segretario del primo partito italiano che, con la sua solita snellezza di risposta e facilità retorica, si impegna a dare risposte ad un campione della cittadinanza. Come può andare avanti il paese in un'Italia che sembra retrocedere è la domanda filo conduttore di tutto il discorrere. L'incipit è un po' scottato e prende il via da un tema significativamente dolente per l'ex sindaco di Firenze: il referendum costituzionale. "L'esito referendario - dice - ha in parte bloccato lo sviluppo del Paese, perchè ha impedito la realizzazione di alcune manovre di semplificazione che avrebbero dato più slancio ad una burocrazia lenta e prevedibile. Ma non c'e da recriminare su questo; i prossimi anni saranno interessantissimi, sull'onda di un'Italia che ha ripreso a funzionare, grazie al lavoro di tutti gli italiani, e che sta tenendo un livello di crescita in alcuni casi superiore alla media europea". L'Italia, continua, non ha un problema di persone; non è la politica ad essere sbagliata, o forse lo è solo in parte. L'Italia ha un problema di sistema. Uno sguardo poi al programma del prossimo candidato premier per il Partito Democratico. Cerasa avanza alcune proposte, raccolte sotto il titolo 'manifesto del buon senso', che Renzi declina in ordine ai suoi progetti. Liberalizzazioni e innovazioni tecnologiche: "Assolutamente favorevole. Vorrei - afferma il 'rottamatore' - che entro i prossimi cinque anni potessimo pagare le tasse con lo smartphone. Noi abbiamo introdotto la dichiarazione dei redditi precompilata, permettendo a circa 2 milioni di cittadini di evitare di andare dal commercialista. Sono passi in avanti, non bastano, ma iniziamo a camminare". La pubblica amministrazione è un settore cruciale nel programma renziano, tanto quanto la lotta a quella immagine che gli italiani stessi hanno del loro Paese. "I nostri concittadini hanno una percezione del Paese estremamente negativa. Se dici loro che il paese sta tornando a crescere non ci credono, cosi come se fai notare loro tutte le avanguardie che vantiamo. Bisogna combattere quest'idea e rilanciare l'ottimismo, senza preoccuparsi delle etichette che ci attaccano". Breve il suo discorso sulla vicenda Consip: "Credo che l'obiettivo di questa inchiesta sia evidentemente io, tuttavia la macchina del fango che hanno attivato contro di me finirà per ritorcersi contro chi ha fatto del male. Il tempo è galantuomo e ho fiducia massima nella magistratura". La parte finale, invece, è più pungente sia nelle domande che nelle risposte e concede qualche frecciatina interessante. "Su Berlusconi? È un maratoneta, lo dai sempre per finito, ma ti sorprende sempre. Pensare di combattere i populismi alleandosi con Salvini, però, è come pensare di affidare una macelleria ad un vegano. La Lega? Prima si diceva 'Roma ladrona, la lega non perdona', però ora che a rubare è la Lega lo dico io. Restituisca i soldi che la sentenza ha giudicato illecitamente presi. La finisca di rubare e io la finirò di chiamarla ladrona. Infine sui 5stelle: quelli bravi li espellono, non hanno una linea chiara e dimostrano le loro abilità sul campo, dove la Raggi ha cambiato più assessori al comune di Roma che Zamparini allenatori al Palermo". Conclude, quindi, in modo netto: "Se mi chiedete come è cambiato Renzi in questi anni, la mia risposta è che il mio carattere non cambia e siccome per fare politica ci vuole carattere, io non penso a questo, ma a come migliorare l'Italia".
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