Milano / Malpensa
Solidarietà per Haiti
- 24/10/2016 - 11:16
- Bernate Ticino
- Sociale
Parte dalle sponde del Naviglio una gara di solidarietà per la gente haitiana; Bernate si mobilita per aiutare la missione di don Claudio Mainini. All’inizio di ottobre l’uragano Matthew ha seminato morte e distruzione, in particolare ad Haiti, una terra martoriata dalla povertà e dal terremoto del 2010. Il bernatese don Claudio ha informato i suoi concittadini della situazione ed è patita una gara di solidarietà. Si tratta di una raccolta straordinaria di viveri a lunga scadenza e abbigliamento estivo che verrà inviato tramite un container a fine ottobre (quindi tra pochissimo!). Il punto di raccolta è la cappella San Francesco e anche il supermercato Conad di Bernate Ticino contribuirà permettendo ai clienti di lasciare qualche prodotto acquistato per la missione di don Claudio. Sabato 22 e domenica 23 sono state inoltre vendute le clementine per il progetto ‘SOS Haiti’. Queste le parole di don Claudio inviate tramite facebook lo scorso 7 ottobre: “Avendo ricevuto molte richieste di informazione e non avendo tempo di rispondere personalmente ho scritto un breve testo per informare tutti. Ciao, io sto bene, è arrivato oggi il sole dopo 5 giorni di pioggia e vento fortissimi, tanti sono i danni. Anche la gente non si ricorda un uragano così forte. Noi siamo stati presi in pieno dall’uragano. Tantissime case sono andate distrutte, penso che il 99% delle persone ha avuto problemi, chi più chi meno. Tantissimi alberi divelti, i campi rovinati, molti animali morti, per fortuna non ci sono stati problemi per le persone. Oggi è ritornato il segnale per internet e così posso comunicarvi la situazione. Già ieri ho fatto un primo giro per vedere, ma non sono ancora riuscito a vedere tutte le zone. Anche noi abbiamo avuto diversi problemi, molta acqua in casa, in chiesa, il tetto è da rifare, è crollata la tettoia che serviva per le assemblee e tante altre attività e per ripararsi. Anche nelle altre cappelle abbiamo avuto problemi, quelli più gravi sono la distruzione di una scuola e di una cappella dove anche lì si fa scuola durante la settimana. Adesso devo subito mettere mano per dare l’opportunità ai ragazzi di tornare a scuola il più presto, ma non sarà facile. E’ l’unica scuola della zona. La gente si sta riprendendo, ma i danni sono tanti. Vedremo tra un po’ sul fronte del mangiare. Già arrivano tante richieste, ma per ora non riesco ad affrontarle. Purtroppo erano anche in programma le elezioni domenica 9 ottobre, però con questo disastro sono state rinviate. Questo è un danno perché l’instabilità politica continua e questo peggiora ulteriormente la situazione. Vi ringrazio per l’aiuto che potrete dare e per tutto quello che fate”.
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