Milano / Malpensa
"Noi si parte". "Noi, no!"
"Care e vecchie... vacanze", ma se per tanti il mare, la montagna o le città d'arte e le capitali eruopee restano una meta irrinunciabile ("Serve staccare la spina, almeno una volta l'anno"), sono tanti anche coloro che nel 2016 resteranno a casa. Secondo l'ufficio studi della Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi), infatti, mentre il 28,9% è partito o ha in progamma di partire (percentuale in crescita rispetto al 2015), sono molti gli italiani che passeranno questo periodo di ferie nelle proprie abitazioni. Ancora è di 8,6 giorni la durata media delle vacanze, in crescita dall'anno scorso, e allo stesso tempo ecco che circa il 70% dei pubblici esercizi non chiuderanno durante questo mese, con un aumento sensibile e oltre un milione di addetti complessivamente impiegati per la stagione estiva. CITTA' APERTE PER FERIE - Insomma verrebbe quasi da dire, perché appunto per 7 residenti su 10 la vacanza è a casa, con le attività commerciali, dunque, che non abbasserà le saracinesche. Nello specifico, il 67% dei bar (erano il 55,6% negli anni precedenti) e il 71,2% dei ristoranti (erano i 59,1%). E anche da chi, invece, sceglie di andare via ecco un segnale positivo, con la percentuale che, dopo il periodo 'nero' tra il 2008 e il 2015, sale al 28,9% dal 28,3% dello scorso anno. "Dopo sette anni torna il segno pù pure per il turismo nazionale - commenta Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe - I tempi d'oro restano purtroppo un miraggio se pensiamo che nel 2008, quando la crisi non si era ancora fatta sentire, la percentuale di chi scegieva di fare una vacanza, in Italia o all'estero, tra luglio e settembre sfiorava il 50%. Da allora il turismo italiano della stagione estiva ha perso 11 milioni di viaggiatori, ma come detto quest'anno si comincia ad intravedere un leggero miglioramento". ALCUNI DATI - La propensione degli italiani a viaggiare migliora, dunque, di qualche decimo di punto percentuale, quanto basta, tuttavia, almeno ad invertire il trend di declino cominciato nel biennio 2009/2010. Nel giro di pochi anni, infatti, i viaggi effettuati dai residenti si sono dimezzati: dal picco massimo di 44,5 milioni del 2009 siamo scesi al 23,5 previsti per l'estate 2016, comunque in leggero aumento rispetto all'anno precedente. Ancora, le notti trascorse fuori casa per vacanza sono attese a fine estate pari alla metà di quelle rilevate nella stagione 2009, ma anche in questo caso, come per i viaggi, il 2006 dovrebbe chiudersi con una previsione di crescita (+3,4% sull'estate 2015). Per quanto riguarda, invece, la durata dei viaggi, la permanenza media è inferiore a 9 giorni; e in termini di valori il turismo estivo degli italiani vale poco più di 25 miliardi di euro, il 4,8% più del 2015 (il solo mese di agosto si attesta sui 10 miliardi). I PREZZI DEL TURISMO - Rispetto a un anno fa, i prezzi del turismo sono più bassi di circa due punti percentuali. Un dato che contribuisce a rafforzare il potere d'acquisto dei turisti. Il calo dei prezzi è dovuto principalmente ai trasporti (-2,8%), agli alloggi (-2,7%) e alle vcanze organizzate (-1,3%). L'aumento dei prezzi della ristorazione si attesta, infine, al +1,3%.
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