Milano / Malpensa
“Dimenticare Dio produce inimicizia”
Per decenni ci siamo voltati dall’altra parte di fronte alle tragedie del Medio Oriente e dell’Africa. Ora speriamo di non voltarci dall’altra parte anche di fronte ai fatti di Bruxelles”. Lo ha detto l’Arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, celebrando la Messa in in Coena Domini del Giovedì Santo. “Anche noi uomini del Terzo millennio cadiamo nell’oblìo che conduce all’incredulità. Come il popolo d’Israele nel deserto, che mette «alla prova il Signore, dicendo: “Il Signore è in mezzo a noi sì o no?» (Es 17,7), anche noi siamo tentati di farci contagiare da questa sfida scettica – ha osservato il Cardinale leggendo il testo dell’omelia -. Così le nostre comunità cristiane si frammentano in un pulviscolo di gruppi generosi ma il rischio è che non brilli più la bellezza convincente dell’unità, dell’essere una cosa sola. Analogamente nelle nostre società plurali, la dimenticanza di Dio trasforma opinioni di singoli e di gruppi in radici di estraneità che giunge fino a produrre inimicizia. Ne patiamo tutti, a partire dagli ultimi, perché senza riconoscere lo sguardo misericordioso di Dio la giustizia stessa è meno giustizia, l’uguaglianza è meno uguaglianza”. La celebrazione è stata aperta con il rito della lavanda dei piedi. Il Cardinale ha lavato i piedi a 12 membri del Consiglio pastorale diocesano e tra loro, per la prima volta, a 6 donne. L’ammissione delle donne al rito della lavanda dei piedi è stato reso possibile dal decreto del cardinale Robert Sarah, con il quale alcuni mesi fa il prefetto della Congregazione per la Disciplina dei Sacramenti ha accolto un desiderio espresso dallo stesso Pontefice.
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