L’arrivo in Italia in periodi differenti, il primo impatto con il nostro Paese, i primi contatti con la gente del posto e i primi lavori. C’è chi proviene dal Pakistan, chi invece dal Maghreb, dalla Palestina e dalla Giordania, dall’est Europa e qualcuno anche dal sud America. Sono i cosiddetti castanesi d’adozione, perché se inserirsi spesso non è per nulla facile e semplice (sei lontano dalla tua terra, magari da solo o comunque in un luogo nuovo e diverso, con tradizioni e culture differenti), loro ci sono riusciti. Anzi, hanno fatto molto di più e dopo un lungo e importante percorso oggi hanno ottenuto in tutto e per tutto la cittadinanza italiana. Castano, insomma, è ormai la loro nuova casa; Castano, allora, ha voluto che per una volta fossero proprio queste persone protagoniste di un momento di condivisione le une affianco alle altre. “… E venivano dall’Oriente…”, il titolo scelto per l’iniziativa alla fine, quindi, è risuonato forte e chiaro là in sala consiliare e attorno le emozioni miste alla curiosità. “L’idea è nata in collaborazione tra l’Amministrazione comunale e la consulta intercultura – spiega l’assessore Sabrina Gaiera – Il momento del giuramento e del riconoscimento della cittadinanza italiana, infatti, avviene in un ufficio in forma praticamente o quasi anonima e nella maggior parte dei casi davanti a poche, pochissime persone, perdendo così il significato profondo e l’importanza che dovrebbe invece avere un simile momento. Allora ci siamo detti che sarebbe stato bello poter organizzare qualcosa appunto per queste persone, un’occasione ulteriore di integrazione e dove ciascuno potesse sentirsi veramente parte della comunità”. Tutti, dunque, in Municipio e l’iniziativa ha potuto cominciare: si è partiti, innanzitutto, con la proiezione di un video per mostrare l’incontro tra cittadini (ripreso dal film ‘L’ospite inatteso’), poi spazio ad una breve spiegazione di come si arriva a prendere la cittadinanza italiana (modalità e tempistiche), passando per la lettura di alcuni articoli della nostra Costituzione e fino alla consegna ai presenti della carta etica del Comune (per gli adulti) e di un racconto invece ai più piccoli.

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