Milano / Malpensa
"Ciao Flaz": in moto per l'ultimo saluto
- 18/09/2015 - 15:38
- Castano Primo
Il rombo dei motori e il suono dei clacson, prima lontani, poi sempre più vicini. Una dopo l’altro, quindi, le moto (in sella gli amici con addosso le magliette con la scritta “Flazteam” e il simbolo degli occhiali; Flaz, il soprannome con cui era conosciuto) che sono arrivate davanti al sagrato della chiesa. E tutto attorno i volti segnati dalle lacrime e dal dolore e quel lungo applauso ad accompagnare il feretro. “Ciao amico!” La chiesa prepositurale di San Zenone oggi faceva quasi fatica a contenere tutti; giovani e adulti, insieme per dare l’ultimo saluto a Flavio Carnieletto, il 43enne di Castano morto la scorsa settimana dopo un terribile incidente stradale a Buscate. Il pomeriggio di lunedì 7 settembre, Flavio era in sella alla sua “due ruote” e stava percorrendo la Provinciale 34, dalla parte opposta ecco un’auto, quando all’altezza di via Dei Campacci è avvenuto l’impatto. Violento, tremendo! La moto che si è accartocciata su se stessa, alcuni pezzi che si sono staccati finendo sull’asfalto e il centauro scaraventato a terra. I soccorsi sono scattati immediatamente (sul posto sono prontamente arrivate un’ambulanza della croce azzurra buscatese, l’automedica, i carabinieri di Legnano ed anche la polizia locale di Arconate); le prime cure là lungo la strada, la situazione era critica, non c’era tempo da perdere, così si è deciso per il trasferimento in ospedale in elisoccorso. Ma, alla fine, tutto è stato purtroppo inutile e due giorni dopo il suo ricovero al nosocomio di Monza i medici non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Troppo profonde e gravi le ferite riportate a seguito dell’urto e da quel momento, allora, a Castano e nel territorio solo silenzio, disperazione e ricordi. Tanti, tantissimi. Gli stessi che per tutta la settimana hanno fatto capolino da una parte all’altra della città. Ancor di più, appunto quest’oggi durante il rito funebre. “Flavio aveva la passione per le moto – commentano alcuni amici – Così subito abbiamo pensato di dargli l’ultimo saluto proprio in sella alle nostre “due ruote”, accompagnandolo fino davanti alla chiesa e anche dopo. Siamo sicuri che da lassù ci avrà guardato, con quel sorriso sempre stampato sulle labbra, e che continuerà a starci accanto ogni giorno”. E, poi, al termine della funzione motori di nuovo accesi, un altro lungo applauso e un palloncino a forma di motocicletta lasciato volare verso il cielo.
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