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venerdì 29 novembre 2024 | ore 05:40

Il raddoppio è tornato in Regione

Il capogruppo della Lega Nord, Canziani, e il segretario cittadino, Chiandotto, hanno incontrato Fabrizio Cecchetti e alcuni tecnici. Si è fatto il punto sui vari lavori.
Castano Primo - Adriano Canziani e Mattia Chiandotto in Regione da Fabrizio Cecchetti

Solo un incontro informale (è bene precisarlo), nulla di più, comunque un’importante occasione per confrontarsi, discutere e soprattutto mettere “nero su bianco” alcuni punti focali di ciò che è stato e di quello che invece si spera possa essere d’ora in avanti. Perché “Di tempo se ne è già perso abbastanza. E’ il momento di avere delle risposte e in modo particolare di azioni concrete e specifiche”. Il messaggio, forte e chiaro, è tornato a risuonare di nuovo, stavolta là direttamente nelle stanze di Palazzo Lombardia. E al centro dell’attenzione, neanche a dirlo, il sottopasso di via Lonate a Castano Primo, ma più in generale tutti i lavori di potenziamento della linea ferroviaria nell’intera tratta che attraversa appunto la città del nostro territorio. “Dopo l’interrogazione presentata qualche mese fa in Regione dal vicepresidente del Consiglio Regionale Fabrizio Cecchetti – affermano Mattia Chiandotto (segretario della sezione cittadina della Lega Nord) e Adriano Canziani (capogruppo e consigliere di minoranza del Carroccio castanese) – e dopo le varie attività portate avanti nel tempo, l’altro giorno è stato compiuto un altro fondamentale passo”. Chiandotto e Canziani, infatti, hanno incontrato lo stesso Cecchetti e con lui anche alcuni tecnici dell’Assessorato alle Infrastrutture. “L’occasione per consegnare direttamente nelle loro mani tutta la documentazione con quanto emerso dalle verifiche effettuate sull’opera e contemporaneamente anche la relazione redatta dalla commissione consiliare d’indagine – continuano i due esponenti del Carroccio di Castano – Non solo: c’è stato anche uno scambio di idee, pareri e dubbi sui lavori fino ad oggi svolti, mettendo l’accento su alcune situazioni che hanno notevolmente danneggiato il nostro paese”. Qualche esempio. “La fine dei cantieri, innanzitutto: sarebbero dovuti terminare ad aprile, invece… Oppure il sottopasso di via Lonate: dalle evidenti inadeguatezze per quanto concerne le normative in materia di disabilità, mobilità ridotta e per i pedoni, passando per quegli interventi di miglioria e adeguamento necessari affinché la struttura e l’area siano davvero utilizzabili dalla popolazione e sicuri (potenziamento dell’illuminazione e sistemazione dell’impianto elettrico). Fino alle infiltrazioni d’acqua che si verificano puntualmente ogni volta che piove. Adesso ci siamo accordati di risentirci tra qualche settimana (i tecnici, intanto, sovlgeranno ulteriori accertamenti), per fare un nuovo punto della situazione e con l’obiettivo di organizzare un incontro direttamente con Ferrovienord”.

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