Milano / Malpensa
'Occhio' all'eclissi solare
- 19/03/2015 - 20:06
- Energia & Ambiente
- Meteo
Manca poco ormai al particolare fenomeno dell'eclissi solare, cioè l'oscuramento parziale o totale del disco solare causato dal raro allineamento perfetto di sole, luna e Terra, prevista per venerdì 20 marzo. Un evento misterioso e affascinante, per diversi motivi ribattezzato come 'l'eclissi del secolo'. Un fenomeno reso ancora più speciale per il fatto che si verificherà in occasione dell'equinozio di primavera. E' dal 1662 che non avviene un’eclissi di sole nella data che sancisce l’inizio della primavera astronomica. Oltre a coincidere con l'equinozio, l’eclissi totale di sole del 20 marzo prossimo (l'ultima eclissi solare visibile dall'Italia risale all'11 agosto 1999) si troverà a corrispondere con la fine della notte polare, vale a dire con il ritorno dell’astro luminoso nelle zone artiche a seguito della consueta assenza invernale durata per ben sei mesi, dando vita ad un evento più unico che raro che si manifesta ogni 500 mila anni circa. Ad arricchire ulteriormente di significati simbolici ed astronomici un evento già denso di suo, ci penserà infine il passaggio della Stazione Spaziale Internazionale, con a bordo l'astronauta Samantha Cristoforetti, che si prepara al grande evento da una posizione privilegiata, andando a transitare davanti al Sole proprio in concomitanza dell’eclissi.
L'evento astronomico provocherà per forza gravitazionale un innalzamento record del livello del mare, soprattutto in qualche località europea affacciata sull'Atlantico. Nella baia di Mont Saint-Michel il mare dovrebbe alzarsi fino a 14 metri, in Italia invece sono previste maree superiori alla norma, ma con conseguenze più contenute, come a Venezia dove si prevede un livello massimo di marea pari a 75 centimetri.
Quella del 20 marzo sarà per noi italiani e per buona parte dell’Europa soltanto un’eclissi parziale (sarà totale solo per chi vive lungo le coste dell’Atlantico settentrionale, alle Isole Faeroer o alle Isole Svalbard) e proprio questa caratteristica la renderà potenzialmente pericolosa per chi rivolgerà troppo a lungo lo sguardo verso il sole. Ma mentre osservare un’eclissi totale non comporta alcun rischio per gli occhi, è bene ricordare che, sebbene parzialmente oscurato, durante un’eclissi parziale il sole continua a emettere raggi ultravioletti, infrarossi e onde radio e che una prolungata osservazione può danneggiare la retina e in alcuni casi portare alla cecità. Il sole va osservato e fotografato utilizzando appositi filtri specifici o grazie all’uso di occhiali da saldatore con indice di protezione 14. Non bastano gli occhiali da sole o una vecchia pellicola annerita. Per guardare a lungo il sole è quindi necessario munirsi di occhiali ad hoc o di un filtro specifico. Il rischio di fotografare l’eclissi solare senza alcuna precauzione è altissimo. “L’intensità della luce solare è così forte che osservarla in modo diretto può colpire la macula, bruciandola e quindi rendendo cieco l’individuo” spiega Matteo Piovella, Presidente della Società Oftalmologica Italiana.
Nel nostro Paese la copertura del disco solare varierà dal 50 per cento al Sud fino al 70 per cento al Nord e durerà all’incirca un paio d’ore. Il massimo di copertura si avrà a Milano alle 10.32 del mattino.
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