Care e vecchie “due ruote” (motorini o bici, sembra non fare differenza!)… ma occhio, perché possono essere guai. Lo sanno bene a Turbigo dove in pochi giorni sono state ben due le persone denunciate per furto. Il primo episodio in via XXV Aprile: “Tutto è successo a Capodanno – spiegano dal comando della Polizia locale – Un turbighese aveva lasciato in sosta il suo ciclomotore sotto la salita che porta alla chiesa, ma al suo ritorno purtroppo il mezzo non c’era più”. Subito, allora, gli agenti hanno avviato le indagini e, dopo aver visionato le immagini delle telecamere del sistema di videosorveglianza del centro storico e grazie anche ad una serie di controlli e verifiche incrociate, ecco che sono riusciti a risalire al responsabile. “Si tratta di un cittadino italiano – continuano – Quando l’abbiamo fermato ha cercato di giustificarsi dicendo che l’aveva trovato; quindi che gliel’aveva regalato un signore che però non conosceva, ma messo alle strette, alla fine ha ammesso le proprie responsabilità ed è stato, perciò, denunciato alla Procura della Repubblica di Busto Arsizio”. Mentre il motorino, non sussistendo alcun motivo affinché fosse posto sotto sequestro, è stato restituito al legittimo proprietario (non potete immaginare la gioia nel rivederlo nuovamente, visto che quello era il suo unico mezzo di trasporto per recarsi al lavoro). Come detto, però, non è finita qui. Già, perché qualche giorno dopo i ghisa turbighesi hanno denunciato un altro italiano, anche lui per il reato di furto. Stavolta a finire nel mirino una bicicletta. “L’uomo, dopo averla rubata – conclude la Polizia locale – ha pensato bene di rivenderla, per 30 euro, ad un cittadino di nazionalità pakistana. Così, se per il ladro è scattata una denuncia per furto e ricettazione, chi aveva comprato la bici è stato deferito per incauto acquisto. Anche in questo caso il mezzo è stato, prontamente, ridato al proprietario”.

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