Milano / Malpensa
Cinque assessori in consiglio
- 01/08/2014 - 15:32
- Castano Primo
Cinque o quattro assessori? La discussione è arrivata in consiglio comunale (“I cinque sono legittimi. Spero che finalmente si metta la parola fine alla questione, si è già perso troppo tempo quando ci sono certamente argomenti più importanti da affrontare – dichiara il sindaco Giuseppe Pignatiello”), ma il giorno dopo la querelle sembra tutt’altro che chiusa definitivamente. “Dal punto di vista legale i cinque assessori possono andare bene – commenta Fulvio Griffanti di “Castanesi Indipendenti” – Però il nostro statuto in merito è chiaro: sono 4. E proprio sullo statuto voglio porre l’attenzione, andava modificato, invece questo non è stato fatto. La scelta fatta dall’Amministrazione mi sembra una pura e semplice motivazione politica; la cosiddetta spartizione delle cariche tra le realtà che fanno parte della maggioranza. Sindaco e giunta continuano, poi, a parlarci di riduzione delle spese e alla fine cosa fanno? Quando avrebbero potuto nominarne 4 optano per i 5”. “Bastava cambiare l’attuale statuto, portarlo in consiglio comunale per discuterlo e la questione si sarebbe già finita– ribatte Roberto Colombo di “Castano al Centro”. “Facile parlare di collaborazione solo quando fa comodo – ribadiscono Tiziano Boscarini e Adriano Canziani della Lega Nord – La nostra non partecipazione al voto in merito è per il fatto che come minoranze abbiamo presentato un determinato testo, mentre si è andati a votarne uno totalmente differente. Qui si fanno le cose “a colpi di maggioranza”, è assurdo. La questione assessori è chiara e precisa: lo statuto parla, infatti, di un minimo di 4 ad un massimo di 1/4 dei consiglieri, ossia 16 sono gli eletti, 4 devono essere i componenti della giunta. C’è, quindi, una risposta specifica da parte del vice prefetto che dice “La nomina dei 5 assessori non appare in contrasto con la norma statutale, ma si ritiene che possano sussistere dubbi in merito a quanto previsto dallo statuto che non esplicita, invece, che debba essere conteggiato anche il sindaco nel computo dei consiglieri”. E prosegue: “Si ritiene che l’interpretazione dello stesso statuto competa in primo luogo al consiglio. A parere di questo ufficio sembra comunque opportuna una modifica della norma statutaria che non lasci spazio a dubbi interpretativi”. Se, poi, adesso anche la matematica è diventata interpretabile”. “La soluzione era modificare lo statuto e tutto si sarebbe risolto subito – afferma Franco Rudoni di Forza Italia”. “Vogliamo ribadire che i 5 assessori sono legittimi – commentano il primo cittadino Pignatiello e il vice, Dario Calloni – Ci sono i vari documenti che lo confermano (la relazione del segretario comunale o ancora appunto quanto inviatoci dal prefetto; in più abbiamo contattato anche il Ministero dell’Interno e siamo in attesa di una risposta). I gruppi di opposizione ci hanno chiesto prima l’interpretazione dello statuto, poi si sono soffermati sulla modifica e alla fine cosa dicono? Che la nostra scelta è legata ad una motivazione prettamente politica. Un’affermazione grave. Sul fatto che in consiglio non sia stata presa in considerazione la loro proposta è perché dopo le accurate verifiche è risultata illegittima per alcuni punti affrontati. Avremmo potuto dichiarare questo durante la seduta e fermarci, invece abbiamo affrontato ugualmente la questione, nell’ottica del dialogo e del confronto da sempre auspicato”.
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