Milano / Malpensa
Niente cancellazione di via Gray
- 25/07/2014 - 15:53
- Turbigo
Ezio Maria Gray non si cambia. La decisione è arrivata alla fine dell’ultimo consiglio comunale, ma in fondo già dalle prime battute si capiva che quasi certamente così avrebbe sentenziato la massima assise cittadina. Il “botta e risposta” tra maggioranza e minoranza (duro, per certi aspetti; forte e deciso, in altri momenti), insomma, fin da subito lasciava presagire ciò che alla fine è stato. Cancellare quella via a lui dedicata a Turbigo? “No”. “Una scelta che lascia senza parole – commenta Simone Meazza, tra i promotori assieme all’ex sindaco, nonché scrittore e ricercatore storico, Gianfranco Galliani Cavenago e a Pier Giorgio Caretta dell’Anpi di Vanzaghello (e con la collaborazione e la partecipazione di numerose sezioni Anpi, di storici e scrittori e di associazioni culturali e sociali) della petizione popolare nata, appunto, per chiedere che fosse tolta l’intitolazione – Questa sera (giovedì ndr), c’è stata una vera e propria difesa da parte del primo cittadino e del suo gruppo dell’ideologia fascista incarnata in Ezio Maria Gray. Altro che motivazioni quali “nonostante tutto è stato un uomo di cultura…”, si è trattato unicamente di un totale sostegno di ciò che ha ideologicamente rappresentato”. Tutto parte alla fine di febbraio. “E in poco tempo la petizione è stata condivisa da un numero davvero impressionante di gruppi culturali e storici, di ricercatori, scrittori e di cittadini – continua Meazza – Ezio Maria Gray è stato un gerarca fascista, un aderente della Repubblica Sociale Italiana ed un sostenitore del Manifesto della Razza: come si è potuto dedicargli una via?”. Secca anche la replica di Marco Cagelli e di Giuliano Cipelletti del gruppo di opposizione in consiglio “Uniti per una Turbigo da Vivere”: “Si parla di suoi meriti culturali, ma è ridicolo – ribadiscono – La scelta fatta dall’Amministrazione è l’ennesima dimostrazione di scarsa capacità e di povertà culturale, oltre che di autonomia nel decidere e nell’esprimersi. Ci chiediamo, poi: come avviene in ogni città italiana, quando sul cartello di dedica di una strada, sotto al nome, si specifica chi è questa persona, che cosa scriveremo stavolta?”. “La delibera di Giunta di intitolazione risale al gennaio 2007 – spiega il sindaco di Turbigo Christian Garavaglia – Mi sembra che alcuni di coloro che oggi sono seduti sui banchi della minoranza ci fossero anche allora, ma non hanno mai detto nulla. Non ci sarà nessuna cancellazione, la decisione è stata presa dopo avere analizzato ogni dettaglio della vicenda. Ezio Maria Gray è una figura storica, di riferimento e di integrità e onestà morale comprovata dai vari processi ai quali è stato sottoposto ed anche dalle testimonianze spontanee di suoi oppositori politici e di varie realtà. Gray per Turbigo ha avuto un ruolo importante, e non è solo per il suo patrimonio librario donato al paese (in totale 2500 volumi; il “Fondo Gray”, riconosciuto di alto valore culturale) o per il fatto di essere rientrato nel progetto “Tesori Nascosti”, del Polo Culturale del Castanese, di alcuni anni fa, ma anche per una serie di azioni fatte”.
EZIO MARIA GRAY: "IL NOSTRO IMPEGNO VA AVANTI; LE 430 PERSONE CHE HANNO FIRMATO LA PETIZIONE HANNO IL DIRITTO DI FAR SENTIRE LA LORO VOCE - DICE SIMONE MEAZZA"; "AVVIATO UN PERCORSO PER COSTITUIRE UN CENTRO STUDI CON IL SUO PATRIMONIO POLITICO E CULTURALE" - RIBATTE VALERIO ZINETTI
Nato nel 1885 a Novara, Ezio Maria Gray è stato volontario, prima nella guerra di Libia come ufficiale di Fanteria e giornalista, poi durante la Prima Guerra Mondiale (ricevette una medaglia d’argento e una di bronzo al valor militare), aderendo al partito Nazionalista e nel 1919 è stato eletto deputato del Parlamento; quindi, è entrato a far parte dal Fascismo ed ha partecipato alla Marcia su Roma. Membro del direttorio nazionale del Partito nel 1924 e del Gran Consiglio del Fascismo, è diventato vicepresidente della Camera dei Deputati e nel 1941 della Camera dei Fasci e delle Corporazioni. Nel 1943, ecco l’ingresso nella Repubblica Sociale Italiana e nell’ottobre del 1945 è stato arrestato e condannato a 20 anni di detenzione, fino a che nel 1946 è tornato libero grazie all’amnistia Togliatti, aderendo successivamente al Movimento Sociale Italiano e ricoprendo poi l’incarico di consigliere comunale di Novara e Roma. Ancora, nel 1953 è stato eletto deputato alla Camera (fino al 1958) e nel 1963 è diventato Senatore della Repubblica. Ha sposato la scrittrice Teresah e la sua morte è arrivata l’8 febbraio 1969 a Roma (diversi, infine, i suoi testi e le sue pubblicazioni). “La nostra attività va avanti – dice Simone Meazza, tra i promotori della petizione per chiedere la cancellazione dell’intitolazione della via dedicata appunto a Ezio Maria Gray – Gli oltre 430 cittadini che hanno firmato e le varie realtà culturali e storiche che ci hanno dato il loro appoggio hanno il diritto di poter continuare a far sentire la loro voce”. Di contro, però, Valerio Zinetti, uno degli organizzatori nel maggio scorso del convegno proprio a Turbigo “Ezio Maria Gray: un italiano fedele alla Patria”: “In un momento storico in cui il senso di Patria sembra essersi spento, l’esempio di un uomo come Ezio Maria Gray che ha fatto della sua vita il motto “Con la Nazione sempre, contro la Nazione mai” è il modo migliore per riaccendere i valori profondi della civiltà. Proprio in questo senso bbiamo avviato un percorso per la costituzione di un centro studi dove raccogliere e divulgare il patrimonio politico e culturale di Gray. Provo sdegno per il linciaggio mediatico che una parte di cittadini e alcune realtà stanno mettendo in atto contro il nostro sindaco in queste ore”.
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