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domenica 24 novembre 2024 | ore 16:42

"Perché tutto questo ritardo?"

Questione Accam sempre al centro dell'attenzione. Ieri la riunione della commissione Ambiente: dall'assenza dell'assessore Claudia Terzi ai ritardi della Regione.
Territorio - Comitati e associazioni durante il presidio della scorsa settimana (Foto d'archivio)

Ieri mattina presso il Pirellone si è tenuta la riunione della commissione ambiente, sul tema Accam Busto Arsizio, alla quale avrebbe dovuto partecipare l’assessore all’ambiente Claudia Terzi. La riunione era stata richiesta dalla commissione la scorsa settimana al fine di approfondire “lo stato dell’arte” sulla vicenda decommissioning impianto di incenerimento. L’incontro è invece iniziato con la lettura da parte del presidente la commissione Luca Marsico della lettera inviata dall’assessore che comunicava la propria assenza a seguito della situazione venutasi a creare con la presa di posizione dei dodici comuni dell’altomilanese che hanno sconfessato le modalità con le quali si è giunti la scorsa settimana alla sottoscrizione di un protocollo di intesa con la Regione da parte del comune di Busto Arsizio a nome dei comuni facenti parte di Accam, senza che di questo protocollo ne fossero informati. Nella lettera l’assessore annunciava il congelamento di detto protocollo rimandandolo a un chiarimento tra i comuni. Per quanto ci riguarda ci domandiamo come mai un documento di questo tipo che dovrebbe formalizzare il necessario accompagnamento da parte della Regione del processo di cambiamento in corso in Accam verso ipotesi alternative al revamping dell’inceneritore, come deliberato dall’assemblea dei comuni lo scorso aprile, che ricordiamo ha deciso, concordemente con la Regione, l’istituzione di un tavolo tecnico per individuare gli scenari conseguenti, le modalità operative del suo funzionamento e i tempi di presentazione degli stessi entro luglio, sia stato proposto solo con questo incomprensibile ritardo e sottoscritto con modalità non trasparenti. Da parte nostra non possiamo ribadire che: il lavoro fin qui svolto dal tavolo tecnico che si è riunito per ben cinque volte, che inspiegabilmente non ha mai visto la presenza dei componenti indicati dalla Regione (Politecnico) deve essere reso noto almeno nella sede propria dell’assemblea dei comuni ACCAM come da accordi entro luglio. L’inserimento tardivo di figure aggiuntive si configurerebbe ora come una sconfessione del lavoro fin qui svolto dal tavolo stesso a prescindere dai suoi risultati. Cosa pensiamo del tutto inaccettabile soprattutto per chi al tavolo ha fin’ora lavorato confidando peraltro nella presenza e collaborazione “inter pares” di membri che invece non si sono presentati. In conclusione come associazioni e comitati ribadiamo che l’occasione che si presenta di superare tecnologie primitive come il bruciare rifiuti e orientarci verso il recupero spinto dei materiali è una occasione importantissima di innovazione che il nostro territorio, in coerenza con le sue migliori tradizioni del passato, deve saper cogliere in tutto il suo valore recuperando quello spirito pionieristico che lo ha contraddistinto. In questo superando visioni campanilistiche e di breve periodo ma sapendo guardare con coerenza e determinazione al futuro, come in questo campo ci chiede ufficialmente la stessa Unione Europea. "No" quindi al revamping; "Si" alla "Fabbrica dei materiali"!

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